Veronese è direttrice di Ostetricia a Padova: «Aiutare le nascite è un’emozione»

La nomina della professionista 47enne: «Ci prendiamo cura delle pazienti in modo multidisciplinare. Non ci si abitua mai al miracolo della vita. È il momento più gratificante per noi»

Daniela Gregnanin
Paola Veronese nuova direttrice di Ostetricia e Ginecologia a Padova
Paola Veronese nuova direttrice di Ostetricia e Ginecologia a Padova

Passione, professionalità e voglia di fare squadra, perché l’obiettivo è contemporaneamente rivolto a due soggetti in cura: il bimbo che nascerà e la sua mamma. È così che la nuova direttrice dell’Uoc di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedale Università di via Giustiniani, Paola Veronese intende portare avanti il reparto che già da due anni coordinava in attesa di questo importante traguardo. Da quando cioè l’ex direttrice Maria Teresa Gervasi è andata in pensione, volando poi negli Usa per fare ricerca.

Un passaggio di consegne tra donne impegnate da sempre nel mantenere e migliorare la salute di chi si affida all’Azienda, capace di dare risposte non solo a pazienti che afferiscono al suo territorio, ma anche a chi necessita di cure specifiche: del resto Padova è dal 2010 il riferimento in Veneto per le gravidanze a rischio e la diagnosi prenatale.

La professionista, classe 1978, nata in provincia di Rovigo, dopo gli studi in medicina all’università di Bologna e la specialità in ostetricia e ginecologia conseguita a Udine, ha iniziato la carriera all’Ospedale dei bambini Vittore Buzzi, per poi approdare nel 2012 all’unità padovana che oggi dirige: «L’emozione è tanta e ancor di più il senso di responsabilità per aver ricevuto questo importante incarico, che mi vede circondata da colleghi e professionisti straordinari – spiega la neo direttrice, che a inizio ottobre ha siglato il contratto – Sono onorata di poter svolgere il lavoro in un’azienda che ha una lunga tradizione di esperti e successi e che sa dare risposte a chi è affetto da patologie complesse ginecologiche e in ambito ostetrico», sottolinea la direttrice, che ricorda come il Centro specializzato per la gravidanza a rischio e la diagnosi prenatale, si occupi di patologie internistiche, oncologiche, malformazioni, poliabortività, parto pretermine, gravidanze gemellari e morte endouterina.

Si tratta di un’importante struttura che dispone di una rete di quattro ambulatori specialistici e di quattro integrati e dove nel 2024 sono stati presi in carico e seguiti quattromila pazienti e oltre 1.700 nei primi mesi sei mesi del 2025: «Qui si corre sempre, abbiamo donne che arrivano da regioni contermini e grazie alla struttura nella quale opero, siamo in grado di dare risposte perché siamo attorniati da medici esperti come cardiologi e cardiochirurghi pediatrici, infettivologi e neonatologi insomma, possiamo davvero contare sulla multidisciplinarietà, perché il paziente viene seguito a 360 gradi», racconta ancora Veronese, che si è votata a questa professione fin da bambina: «Ho sempre avuto il pallino per la medicina anche quando ero piccola e i miei genitori mi hanno sempre incoraggiata e poi non c’è nulla di più bello e gratificante dal mio punto di vista: lavorare per le donne e per i futuri nascituri non ha prezzo, vale ogni sacrificio fatto fin qua. L’unica cosa che davvero mi dispiace – sottolinea la Veronese con un velo di malinconia nella voce – è il non poter far vedere ai miei genitori dove sono arrivata, purtroppo li ho persi entrambi prematuramente, ma sono sicura che sarebbero stati felici».

Intanto il lavoro ferve, perché di bambini in Azienda ne sono nati 2.821 nel 2024: «Non ci si abitua mai a questo miracolo della vita, è come se fosse sempre la prima volta, la tensione è tanta ma poi, appena vedo mamma e bambino in salute e sereni, mi sento fortunata e ripagata di qualsiasi rinuncia fatta», racconta la direttrice che insegnerà anche al nuovo master di Medicina materno-fetale in partenza a Padova e che vede già 29 iscritti. 

 

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