Via libera alla rotonda di Peraga
Ma per colpa di un rudere sotto tutela sarà più stretta di tre metri

IL RUDERE. Un edificio da salvare secondo i funzionari del ministero Beni ambientali
VIGONZA.
Comune e Provincia hanno trovato la soluzione: il semaforo che a Peraga regola il traffico all'incrocio fra le strade provinciali via Bonaventura e via Marconi sarà sostituito da una rotatoria. Domani la firma del protocollo d'intesa. Ma per rispettare i vincoli paesaggistici imposti su un rudere dal ministero dei Beni culturali è stato necessario apportare alcune variazioni al progetto.
Rispetto al progetto originario, presentato ancora nel 2007, la rotonda verrà arretrata di qualche metro rispetto alla recinzione di Villa Pavanello, eliminando così ogni interferenza. Inoltre il ponte sul Tergola sarà rifatto e ampliato: in pratica la copertura verrà raddoppiata in lunghezza e il canale risistemato in modo da permettere il deflusso delle acque in completa sicurezza. Il problema è che la rotatoria alla fine risulterà di misura piuttosto contenuta. Il raggio diminuirà infatti dai 17 metri previsti a 14 metri, e questo potrebbe provocare problemi al transito dei camion. Le possibili difficoltà future del rondò formato mini non sembrano però preoccupare il sindaco Nunzio Tacchetto: «E' stata fatta un'analisi del traffico pesante e si è appurato che il problema c'è, ma non è così consistente da meritare una rotatoria più ampia. L'importante è aver risolto una questione che andava avanti da anni». Il lungo blocco alla realizzazione dell'opera è stato provocato dal rudere che sorge proprio sull'incrocio e che rientra nell'area di Villa Pavanello, già Badoer Boldù. Per allestire una rotatoria di dimensioni normali sarebbe stato necessario abbatterlo, ma non si può per via del vincolo imposto dalla direzione regionale dei Beni culturali e paesaggistici del Veneto. Così si è resa necessaria la variante, che però farò lievitare il costo dai 480 mila euro iniziali a 570 mila. E vanno poi aggiunti 90 mila euro per i lavori sul ponte. La Provincia finanzierà la rotatoria con 300 mila euro, il resto dei soldi li metterà il Comune, che recupererà la somma con la vendita del patrimonio immobiliare per 181.809 euro e con un avanzo di amministrazione di 88.190 euro.
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