Via San Francesco pedonalizzata, centro off limits per le auto

PADOVA. Per le bici, una gioia. Per le auto, un'agonia lunga più di 14 minuti. È questa la differenza in termini di tempo tra il “vecchio” percorso per attraversare il centro storico e il lungo giro al quale sono costretti i residenti dopo la pedonalizzazione di via San Francesco. Un disagio che interessa solo una parte della viabilità cittadina (la via è in zona traffico limitato quindi entra solo chi ha il pass) a fronte delle migliaia di ciclisti che ora possono percorrere via San Francesco senza il timore di incocciare in un'auto. Ma il disagio lamentato dai residenti è reale.
Lo abbiamo provato ieri pomeriggio, in una giornata di pioggia che, si sa, non migliora la situazione. I punti di partenza e di arrivo sono gli stessi. Via Galileo Galilei (incrocio con via San Francesco) per lo start, la rotonda tra via Ospedale civile e via Falloppio per l'arrivo. È questo il percorso che molti residenti del centro fanno per uscire dal centro e dirigersi a nord-est. O meglio che facevano. Dalla scorsa settimana infatti il tratto di via San Francesco tra via Galilei e via Santa Sofia è diventato zona pedonale. Lo possono percorrere solo le due ruote (siano esse bici o scooter e moto a passo d'uomo). Le uniche auto ammesse sono quelle dei residenti di via San Francesco, via Della Pieve, Santa Caterina e Santa Sofia. Per loro non cambia nulla, neppure il tempo di percorrenza. Da via Galilei si gira a sinistra in via San Francesco e poi a destra in via Santa Sofia. In poche svolte si arriva alla rotonda di via Falloppio. Tempo totale di percorrenza: 2 minuti e 50 secondi per poco più di un chilometro.
Il percorso alternativo quadruplica i chilometri (4,5) e i tempi di percorrenza. Il navigatore stima 11 minuti ma la prova su strada segna 16 minuti e 40 secondi. Nonostante non sia ora di punta, la pioggia ci mette del suo. Svoltando a destra in via San Francesco si arriva al Santo, in questo periodo un fiorire di turisti in attraversamento selvaggio. Poi c'è Prato della Valle, dove il tram ha sempre la precedenza. E da lì, dato che via Cavazzana è off limits, si passa dietro l'Appiani. La rotonda tra via Sanmicheli e via Manzoni è uno snodo cruciale, si sta in coda già di fronte ai giardini Appiani. Da lì in poi è storia nota anche per chi non ha accesso al centro storico. Gli incroci con via Facciolati e la rotonda degli ospedali impongono un deciso rallentamento. I residenti sono sul piede di guerra, Ivo Rossi prende le contromisure. Sul tavolo due ipotesi: una è quella di cambiare il senso di marcia di via Ospedale civile consentendo a chi arriva da via San Francesco la svolta a sinistra verso gli ospedali. Una soluzione che penalizza però chi abita in via Cesare Battisti e, per questo, la meno accreditata. Dall'altra parte l'ipotesi di ampliare il raggio dei permessi ad altre cerchie di residenti. Entrambe sono al vaglio del vicesindaco. Intanto non resta che rassegnarsi e fare il pieno alla macchina.
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