«Via Sant’Antonio solo per i residenti»
SELVAZZANO. Legambiente Selvazzano esprime forte contrarietà sull’apertura «indiscriminata» della bretella Boston. Manca poco all’inaugurazione del nuovo raccordo stradale, fissata per lunedì 28 maggio, ma l’associazione ambientalista critica la scelta di aprire al traffico, in particolare al grande flusso metropolitano, l’uscita di via Sant’Antonio.
«Ci preoccupa moltissimo», spiega Paolo Cestaro, presidente di Legambiente Selvazzano, «che tra poco si apra la Boston in questa situazione. Ci devono spiegare cosa succederà in via Sant’Antonio, che sbuca fuori ad Abano Terme includendo un’elevata densità veicolare. La strada, infatti, assomiglia a un “budello” vicino all’argine. La carreggiata è stretta, alcune case sono attaccate e il rischio di incidenti è alto. Il sindaco Enoch Soranzo ha assicurato che la strada verrà vietata ai mezzi pesanti, ma a queste condizioni permettere il passaggio delle stesse auto rappresenta un atto sconsiderato».
Il problema principale pare sia legato soprattutto alla larghezza del tratto stradale. «Bisognerebbe ampliare l’area arginale», rilancia il presidente di Legambiente Selvazzano, «fino a quando non verrà attivata l’altra uscita di Abano, però, si potrebbe limitare l’accesso ai soli residenti di via Sant’Antonio. Attendiamo comunque che venga trovata dalle autorità una soluzione idonea per evitare che il traffico collassi. Chiediamo a Soranzo cos’altro intende fare nell’immediato».
Mattia Rossetto
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