Viale Codalunga senza stop: in 18 mesi addio ai semafori

Tre rotatorie agli incroci con via Tommaseo, via Trieste e piazza Mazzini. Stanziati 600 mila euro, cantieri fra sei mesi. Opere pronte dopo un anno
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - VIALE CODALUNGA
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - VIALE CODALUNGA

PADOVA. Entro la primavera del 2018 la città avrà tre nuove rotonde. Ieri mattina la giunta comunale ha dato il via libera al progetto esecutivo che prevede tre rotatorie in viale Codalunga, con l’obiettivo di migliorare in maniera incisiva il traffico tra il quartiere Arcella, la stazione e il centro storico. Niente “fagioli” o “wurstel”, ma un piano decisamente rivoluzionario, forse anche più di quello del rondò alla Stanga, che dopo l’ok di ieri deve solo attendere la pubblicazione del bando di gara per l’affidamento dei lavori. I cantieri si dovrebbero partire tra circa sei mesi e dureranno un anno. Costo: 600 mila euro.

La delibera approvata ieri porta la firma dell’assessore alla mobilità Paolo Botton, ma il progetto ha la paternità del suo predecessore Stefano Grigoletto e del sindaco Massimo Bitonci, che più di un anno fa avevano commissionato al settore uno di fattibilità, da cui poi era nata una prima bozza. Bozza che oggi è diventata definitiva e che prevede una prima rotonda ai piedi del cavalcavia Borgomagno, quindi al maxi-incrocio tra via Tommaseo, viale Codalunga e via Fra’ Paolo Sarpi, la seconda tra viale Codalunga e via Trieste e la terza tra piazza Mazzini e via Giotto. Lo scopo è quello di smaltire il traffico nella zona immediatamente a sud della stazione.

Nel dettaglio, la rotonda su via Tommaseo-Codalunga, sembra quella più complessa da realizzare per via della grandezza dell’incrocio e infatti sarà quella più ampia, con un raggio di 24 metri. Chi oggi viene da via Sarpi e deve andare in stazione è costretto a una lunga deviazione in viale Codalunga. In direzione opposta è impossibile svoltare a sinistra da viale Codalunga verso via Sarpi. Tutti ostacoli che dovrebbero essere risolti con la nuova rotatoria. La seconda, prevista all’altezza dell’incrocio con via Trieste, dovrebbero invece renderebbe più fluide le stesse direzioni oggi previste con i semafori. L’ultima, che sarà anche la più piccola, dovrebbe scongiurare le lunghe attese degli automobilisti diretti in via Giotto verso piazza Insurrezione. Sul viale attualmente ci sono aiuole e alberi che non dovrebbero essere toccati: «Forse ci sarà solamente qualche piccolo sacrificio, ma in quel caso verranno comunque subito ripiantati altri alberi», ha assicurato Botton, «perché la nostra volontà è quella di conservare il verde che già c’è, ma anche di aumentarlo. Per questo abbiamo previsto anche lo stombinamento del canale attorno al bastione della Gatta, per riportare alla luce il fossato».

Soddisfatto il sindaco Massimo Bitonci: «Abbiamo capito che eliminare semafori e introdurre rotatorie va a beneficio della viabilità e questo intervento servirà a fluidificare il traffico nella zona e a ridurre l’inquinamento. Una volta affidati i lavori, chiederemo alla ditta vincitrice di concluderli anche prima di un anno, magari utilizzando l’eventuale premio di accelerazione e avere le rotonde entro la fine del 2017».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova