Villa Salata salva dal rischio di un assedio dei condomini

Accordo dopo 5 anni tra proprietà e Comune di Limena: cubatura spostata altrove Lo storico edificio verrà recuperato, il parco resterà tale e non diventerà piazza
Di Cristina Salvato

LIMENA. Villa Salata è salva. Un nuovo accordo tra il proprietario dello storico edificio e il Comune di Limena pone la parola “fine” al piano particolareggiato approvato dall’amministrazione precedente e che prevedeva una colata di cemento di 30 metri cubi, con l’edificazione complessiva di dieci palazzine (tre delle quali davanti alla villa, l’avrebbero oscurata), per ospitare 220 nuovi residenti. Progetto contro cui le minoranze di allora, in amministrazione adesso, si erano sempre opposte, raccogliendo anche centinaia di firme.

Fu per il grande interesse a salvaguardare villa Salata che il giorno dopo il suo insediamento, il sindaco incontrò il proprietario per ridiscutere l’accordo. «Ci sono volti cinque anni di continui incontri» racconta il primo cittadino di Limena, Giuseppe Costa, «ma alla fine il proprietario si è dimostrato disponibile a mettere da parte la convenzione, che gli concedeva di edificare gli edifici davanti alla villa, trasformando il parco in una piazza, e di restaurare l’antica dimora. La cubatura sarà spostata altrove e la villa sarà recuperata».

Su cosa potrà diventare villa Salata, si sta ancora discutendo. «Potrebbe essere trasformata in appartamenti di lusso», prosegue il sindaco, «ma anche in ambulatori medici specialistici, in vista della possibile, futura edificazione del nuovo ospedale di Padova che sarà molto vicino al nostro territorio». Un vecchio progetto la vedeva come residenza per anziani.

Villa Salata, un tempo Anzolin, risale alla fine del 1800 e comprende, oltre all’edificio principale, anche la barchessa dei primi del Novecento e le stalle risalenti al XVIII secolo. Tutti questi edifici sono immersi in un vastissimo parco, che si affaccia sulla strada provinciale, di fronte alla chiesa. Da alcuni anni l’antico complesso è però in totale disuso: il tetto sta crollando, i muri sono cadenti e in parte, all’interno della villa, sono stati abbattuti. Le stanze, diventate alloggio di fortuna per chi non ha una dimora stabile, si sono riempite nel tempo di immondizie ed escrementi e nel 2008 un incendio ha inoltre pesantemente danneggiato la barchessa.

Il progetto di riqualificazione di Villa Salata prevedeva quindi di costruire tre alti edifici davanti alla villa, che però sarebbe scomparsa alla vista dei limenesi. Il parco, polmone verde nel cuore cittadino, sarebbe stato invece trasformato in una piazza. Tutto questo, in base all’accordo pubblico-privato tra proprietario e Comune di Limena, è finalmente scongiurato.

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