Troppi rifiuti abbandonati, il sindaco tappezza la città
Villafranca Padovana cartelli affissi tra parchi, piazze e pista ciclabile: è ricordato il rischio di multa
Duro Salvò: «Troppo spesso rispetto e buon senso vengono a mancare»

Qualche settimana fa il sindaco di Villafranca Padovana, Luciano Salvò, aveva esclamato sui social che «la pazienza è finita», postando alcune immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza: mostravano delle persone che, scese dalle proprie auto, abbandonavano dei rifiuti per strada.
E da alcuni giorni, per rincarare la dose, ha fatto affiggere nei principali luoghi pubblici dei cartelli di ammonimento.
«Attenzione: chiunque verrà identificato a violare l’articolo 7 del regolamento di polizia ambientale sul corretto conferimento dei rifiuti domestici; imbrattare il suolo pubblico o adibito a uso pubblico tramite abbandono di rifiuti; conferire qualsiasi tipo di rifiuto al di fuori dei contenitori appositamente installati verrà sanzionato a norma di legge», il testo dei cartelli affissi nei parchi pubblici, in piazza Italia e lungo la pista ciclabile di Taggì, dove vengono frequentemente abbandonati rifiuti e deiezioni canine dai proprietari poco civili.
«Dopo aver sorpreso alcune persone, residenti e non, a buttare immondizie domestiche», spiega il sindaco Salvò, «nei cestini dei parchi o delle fermate dei bus, abbiamo affisso degli avvisi per sensibilizzare tutti al rispetto degli spazi pubblici e a non abbandonare, o, come successo, a non lanciare dall’auto le immondizie di casa nelle aree pubbliche. Capisco che la comodità cui siamo un po’ abituati richiederebbe un cestino a portata di mano ogni volta in cui abbiamo qualcosa di cui sbarazzarci, ma la convivenza civile richiede l’osservanza delle basilari regole del rispetto e del buon senso, che molto spesso viene a mancare».
Oltre al regolamento di polizia ambientale, nel Comune dal 2010 vige un’ordinanza (firmata dallo stesso Salvò) con le sanzioni previste per i trasgressori.
«Al di là delle sanzioni che arrivano a 260 euro per chi lancia i rifiuti», conclude il sindaco, «credo che la deterrenza migliore consista nella riprovazione collettiva derivante dalle riprese che inchiodano gli autori e dal rischio che vengano rese pubbliche. L’ordinanza è ancora in vigore e oggi ci sono gli strumenti come le telecamere che aiutano a individuare i trasgressori. Più che emanare nuove regole o divieti, intendo far rispettare e applicare quanto previsto».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova