Virus entrato in Casa Priscilla Suor Miriam guarita a 81 anni

Padova
Il Covid-19 ha investito Casa Priscilla mettendo in pericolo i bambini, le mamme, gli ospiti già fragili della struttura e la stessa suor Miriam, fondatrice ed anima della casa di accoglienza per mamme e bambini in difficoltà.
Suor Miriam uscirà dall’ospedale oggi: non potrà tornare subito dai suoi ragazzi perché ha bisogno di un periodo di convalescenza (che passerà a Casa Colori insieme ad una consorella), ma intanto tutti tirano un respiro di sollievo perché la leonessa del bene ha superato anche questa montagna. A 81 anni la paura dopo il suo ricovero è stata tanta, ma la religiosa non si è lasciata intimorire dal virus e ha reagito con la forza e il coraggio che la contraddistinguono. È entrata in ospedale lo scorso 16 novembre, quando si è scoperto il focolaio in Casa Priscilla. Da allora non è mai avuto bisogno della Terapia intensiva, ma è sempre rimasta nel reparto Covid.
In via Crescini, quando suor Miriam è risultata positiva e ha avvertito i primi sintomi da Coronavirus, c’erano 22 persone. Di queste, 10 sono risultate positive, 4 (tutte negative) sono state subito trasferite a Casa Colori per precauzione, per non stare a contatto con i positivi. Tra le persone contagiate c’erano alcuni bambini e le loro mamme. Nessuno ha avuto bisogno di particolari cure, ma da quel momento la casa di accoglienza è stata messa in quarantena. Proprio oggi tutte le persone contagiate ripeteranno il tampone, nella speranza che si siano tutte negativizzate. Tuttavia queste due settimane non sono state facili.
«Suor Miriam ha bisogno di aiuto, i suoi ragazzi sono in quarantena. Dobbiamo fare qualcosa». Questo messaggio è stato scritto poco dopo la scoperta della notizia della positività della suora sulla chat di PadovaNonSiFerma. A scrivere il messaggio uno dei venti imprenditori della ristorazione padovana che da quasi un anno si danno da fare per trasformare lo scoramento - dovuto a lockdown e restrizioni d’orario - in qualcosa di positivo per chi soffre. Le persone in casa erano isolate: nessuno poteva uscire e nessuno poteva entrare. Come preparare i pasti? Come fare la spesa? In poche ore i ristoratori si sono organizzati e sono arrivate, come doni dal cielo, teglie di pasticcio, hamburger e patatine fritte, piatti della tradizione cinese, arrosti e pizze. Qualche mattina anche i pancake e i muffin di cioccolato.
I bambini, le mamme e gli ospiti sono stati “adottati” dai ristoratori e la quarantena, che dovrebbe finire questa settimana, è stata letteralmente addolcita dopo che la notizia del virus all’interno della struttura ha scosso i ristoratori. —
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