West Nile, centomila volantini e 5 mila blister contro le larve

Misure straordinarie a Padova. Stanziamento di 50 mila euro per potenziare la prevenzione. Raddoppiano i cicli di bonifica su 10 chilometri di fossati
Este (PD), 6 agosto 2018. Disinfestazione intensiva contro zanzara West Nile tra via Piave e via Pelà. Nella foto:
Este (PD), 6 agosto 2018. Disinfestazione intensiva contro zanzara West Nile tra via Piave e via Pelà. Nella foto:

West Nile virus, 9 cose da sapere

PADOVA. Cinquantamila euro in più nel budget per la lotta alla zanzara culex. Riparte da questo stanziamento, e da una strategia rinforzata, l’azione del Comune per contenere la diffusione del virus. Altri sei cicli di interventi larvicidi, oltre ai sei già programmati (il prossimo è previsto per venerdì in zona via dei Colli-Brusegana) consentiranno di bonificare dieci chilometri di fossati in più.

Un altro ciclo di disinfestazione contro le zanzare adulte sarà dedicato a parchi, aree verdi e cimiteri che pure erano stati già trattati con le 180 zone inserite nella prima operazione di bonifica. Un giro straordinario di larvicida, infine, sarà dato anche a scuole comunali e asili nidi: cento interventi circa che dovrebbero consentire di guardare con tranquillità all’appuntamento con la prima campanella.

Este (PD), 6 agosto 2018. Disinfestazione intensiva contro zanzara West Nile tra via Piave e via Pelà. Nella foto:
Este (PD), 6 agosto 2018. Disinfestazione intensiva contro zanzara West Nile tra via Piave e via Pelà. Nella foto:


Ma il Comune non può e non vuole fare tutto da solo. Perciò chiede ai cittadini di mettere in atto tutte le buone pratiche necessarie a fermare le zanzare infette. Centomila copie di un volantino informativo saranno distribuite porta a porta, in tutti i quartieri, per far conoscere le regole per la miglior prevenzione. Tra i consigli, ci sarà anche quello di fare da soli la disinfestazione. Con questo obiettivo, il Comune acquisterà e distribuirà gratuitamente cinquemila blister antilarvali da usare nei trattamenti domestici. I cittadini potanno ritirarli nelle sedi di quartiere e all’Urp.

«Vigileremo in particolare nelle aree vaste di proprietà di privati e da tempo lasciate abbandonate, come cantieri o edifici, oggetto di incuria, perché i proprietari collaborino come previsto dall’ordinanza emessa lo scorso aprile», annuncia l’assessore all’Ambiente Chiara Gallani. «Ora serve un cambio di marcia».

Dopo il primo caso di morte in città - quello del 91enne deceduto a San Bellino, quasi certamente per colpa di altre gravi patologie ma con un’infezione di West Nile che ha contribuito a peggiorare il suo quadro clinico - il sindaco Sergio Giordani ieri mattina ha chiesto alla sua giunta e agli uffici comunali di intensificare le azioni contro la diffusione del virus. «Siamo molto preoccupati per una situazione che da occasionale pare essere diventata endemica», ha detto il sindaco, «e con la quale dovremo convivere e combattere anche per i prossimi anni. I casi di contagio potrebbero essere molti più di quelli che emergono. Serve un’azione rapida e coordinata in collaborazione anche con Usl e Regione per agire in maniera sistemica con più forza a partire dalle prossime estati. Intanto però non possiamo perdere tempo e aspettare che cambino i protocolli: sono infatti tantissimi a Padova gli anziani e le persone con patologie esposti alle conseguenze più gravi del virus ed è nostro dovere difenderli».
 

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