West Nile, dopo i due morti le polemiche
Con la morte di Ilario Mazzucato, il pensionato di 89 anni di Noventana, salgono a 13 i decessi avvenuti nel Veneto a causa dal virus del Nilo contro i 10 della settimana precedente. Delle tre persone morte una è deceduta a Chioggia ma risiedeva nella Bassa e aveva 82 anni mentre ben 2 sono di Noventa: Rosanna Savio Ambrosin, di 82 anni, morta giovedì 6 Settembre dopo un calvario di 45 giorni, e Ilario Mazzucato di 89, di cui ieri mattina si è celebrato il funerale.
I casi di West Nile confermati, in tutta la regione, sono 175 rispetto ai 159 della settimana scorsa. E ben 101 persone risiedono nel territorio dell’Usl 6 Euganea. L’alto numero di infettati dalla zanzara Culex, portatrice del virus, va comunque comparato al numero dei residenti, che nell’ambito dell’Usl 6 è di 100 mila a fronte del territorio veronese e trevigiano che di residenti ne contano 700 mila e 600 mila. Viene ripetuto che il virus diventa mortale quando va a colpire una persona già fragile per altre patologie. Com’è il caso di Noventa, che purtroppo conta due morti. Diverse persone protestano a Noventana e Oltrebrenta per l’invasione di zanzare. «Se usciamo in giardino ci mangiano vivi», è la lamentela ricorrente. «Sono andato in Comune a prendere le pastiglie antilarvali ma erano terminate» afferma Aldo Bedin, che si è trovato davanti una fila di oltre 100 persone e alla fine se l'è comprate. Vengono anche segnalati fossi con acqua stagnante, rive trascurate nella manutenzione e giardini privati dove regna l’incuria.
Alle lamentele replica il sindaco Luigi Alessandro Bisato: «Fissare il tutto a un territorio come il nostro quando sappiamo che l'intero Veneto è zona endemica per la West Nile non è corretto. Siamo tutti nella stessa situazione e come Comune abbiamo attuato il protocollo regionale in maniera più estesa di quanto prevedeva, consegnato gratuitamente le pastiglie antilarvali casa per casa e fatto l’attività adulticida oltre i piani previsti dalla Regione. Zanzare in giro ce ne sono tante e l’attività del Comune diventa insufficiente se non è supportata da una simile da parte dei privati. Serve inoltre un coordinamento di tutti gli enti da parte della Regione in tema di prevenzione».
Si attiva anche il Consorzio di Bonifica Bacchiglione. «Gli interventi immediati prevedono la pulizia dei fossati e dei ristagni d’acqua nei territori di competenza per evitare la proliferazione della zanzara portatrice del virus», dichiara il presidente Paolo Ferraresso, «il consorzio ha deciso di intervenire, facendo la sua parte in questa situazione di emergenza. Oltre all’eliminazione di eventuali ristagni d’acqua, faremo un ulteriore sfalcio in alcuni tratti dei canali, lavoro già avviato, in prossimità delle scuole e dei centri più densamente abitati in modo tale da garantire la sicurezza in primis nei luoghi più affollati». —
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