Al Vapore, 30 anni di musica internazionale

MARGHERA. Al Vapore Bar & Musica, lo storico locale di Marghera famoso in tutta Italia, compie 30 anni e i festeggiamenti partiti il primo di ottobre dureranno sino alla fine del mese. Sul palco di quello che i Pitura Freska hanno battezzato “Bateo” con una delle loro canzoni più famose, sono passati davvero tutti i più grandi talenti del jazz mondiale e italiano, gli esponenti del reggae, del rock e della canzone d’autore. Da citare Lee Konitz, Nat Adderley, Art Farmer, Steve Lacy, Archie Shepp, Airto Moreira, Steve Coleman e Stanley Jordan. Per far comprendere il calibro dei personaggi passati s questo palco, basti pensare che Konitz ha fatto parte della famosa formazione di “Birth of the cool” di Miles Davis. Nat Adderley, che ha registrato anche un album live Al Vapore, era famoso per il celebre duo creato con suo fratello Julian “Cannonball” Adderly, uno dei musicisti di “Kind of Blue” sempre di Miles Davis.
Anche i grandi musicisti del vivaio veneziano hanno calcato lo stesso palco: il compianto sassofonista e compositore Maurizio Caldura, Marcello Tonolo, Pietro Tonolo, Marco Castelli, David Boato e Giannantonio De Vincenzo. Stefano Bollani ad appena 17 anni suonò per la prima volta nel locale margherino, dove passarono anche Enrico Rava, Massimo Urbani, il compianto Marco Tamburini, Fabrizio Bosso e Tullio De Piscopo. Erano di casa Skardy e Stan Ciuke di cui è ancora vivo il ricordo ovvero Gaetano Scardicchio e Francesco Casucci, i due fondatori dei Pitura Freska. Vinicio Capossela nel jazz club di Marghera ha presentato in anteprima il suo splendido terzo album “Camera Sud”. Eugenio Finardi e Sergio Caputo lì hanno cantato i loro grandi successi. Gli amanti della chitarra non possono dimenticare i folgoranti concerti del trevigiano Tolo Marton, il più internazionale dei rockers italiani che vanta collaborazioni con Roger Glover, Ian Paice e Don Airey, membri dei Deep Purple. Andrea Braido, il chitarrista più richiesto dalle star italiane (Vasco Rossi, Zucchero, Mina, Eros Ramazzoti e Raf) registrò per la Srazz Records “Le bizzarre avventure del dottor Kranius”. Il disco che fu presentato dal vivo con Stefano Olivato, Davide Ragazzoni e Paolo Jannacci valse a Braido la copertina del mensile Chitarre. I Simply Red negli anni Novanta durante una pausa dalla registrazione di un loro album al Condulmer Studio di Mogliano andarono a bersi una birra al Vapore e poi chiesero di suonare. Van Morrison, il sommo poeta e cantante irlandese, ex leader degli Them, si presentò al Vapore dopo un concerto al Teatro Toniolo di Mestre e si fece una lunga chiacchierata con Skardy sotto gli occhi increduli di tutti. Ciuke quando uscì dai Pitura Freska fondò gli Aqua Rasa, «perché», diceva «l’acqua ragia cancella la pittura fresca» e rimase storica la volta in cui durante un cambio palco volarono parole non proprio gentili tra le due band.
Nomi e aneddoti per provare a raccontare una storia lunga 30 anni che è stata possibile grazie a Stefano Pesce che nell’ottobre del 1986, decise di trasformare in un jazz club il Bar Veneta, che suo padre Alfredo e sua madre Maria Barzan avevano gestito sino allora per tre decadi. All’epoca c’era solo il Tag, che faceva musica dal vivo nella terraferma veneziana ma Stefano Pesce con Marvia Lovisetto e altri soci con grande coraggio aprì il primo locale dedicato al jazz e alla musica di qualità. Sempre su quel palco mossero i primi passi tanti gruppi locali come i Magical Mystery Orchestra, i Batisto Coco, i Lagunablè e i Radio Rebelde.
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