È ciak per Tony Sugaman: Giò Madonna dalle candid al film di Pupi Avati

Il comico e creator di Abano con Raoul Bova e altri famosi attori nel film “Nel tepore del ballo”. «Spero sia stato l’inizio di un lungo percorso»

Federico Franchin
Giò Madonna con Raoul Bova a Jesolo
Giò Madonna con Raoul Bova a Jesolo

Un ruolo nel cast del film di Pupi Avati, al secolo Giovanni, “Nel tepore del ballo”. Giovanni Madonna, detto “Giò”, ne ha fatta di strada. L’artista, 44 anni di Abano, in poco è passato dalle prime esperienze nel mondo dello spettacolo ad un ruolo ufficiale sul grande schermo. Impegnato in questi giorni nelle riprese in corso a Jesolo, ha già girato alcune scene in compagnia di attori di fama come Raoul Bova e Lina Sastri. Nel cast anche Massimo Ghini, Isabella Ferrari, Cristiano Somma, Giuliana De Sio, Jerry Calà, Pino Quartullo, Riccardo Cristofani.

Il film, nelle sale l’anno prossimo, è diretto da Avati con la figlia Mariantonia, prodotto dalla DueA Film di Pupi e Antonio Avati.

«Ho il ruolo di capo ultrà del Vicenza, anche se l’alternativa era fare il carabiniere» racconta Madonna. «La pellicola ci riporta indietro agli anni Settanta e Ottanta. Un paio di scene, una in un cimitero e un’altra in un bar che richiama quell’epoca, le ho girate con Sastri e con Bova».

L’opportunità tra i grandi, per Madonna è arrivata quasi per caso: «Ho conosciuto Pupi Avati in treno, mentre scendevo a Napoli per girare una candid camera. Eravamo seduti vicini, abbiamo avuto modo di parlare, di conoscerci. Gli ho mostrato le mie esibizioni come Tony Sugaman (alias con cui ha superato le venti milioni di visualizzazioni sui social, ndr), gli sono piaciute subito e mi ha invitato per un colloquio a Roma. Qui è nato tutto».

Molti si ricorderanno di quando il volto di Giò ha spopolato in rete anche grazie ad alcuni contenuti girati per il Gruppo Nem, editore di questo giornale. Tra questi l’esilarante viaggio a Tokyo, diventato virale su Instagram con 400 mila visualizzazioni e oltre 8 mila “like”. «Appena sono arrivato a Jesolo mi hanno riconosciuto come Tony, e anche Bova ci ha scherzato sopra», racconta l’artista originario di Abano. «Il rapporto con lui e gli altri della produzione è stato fantastico. Mi hanno fatto sentire a mio agio. Sinceramente non ero teso ma, piuttosto, conscio della grande responsabilità. Pensate che tutto è andato bene alla prima ripresa».

Se son rose fioriranno: «Spero sia stato l’inizio di un lungo percorso» confessa Madonna, che ringrazia chi ha creduto in lui, «compreso il mattino di Padova, con cui sono pronto a intraprendere nuove collaborazioni. Sono felice di essere arrivato fin qui. Ero partito con piccoli spettacoli, anche da prestigiatore, e ora mi trovo accanto a tutti questi personaggi affermati».

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