Cranberries, si è spenta la voce di Dolores
Per i problemi di salute della O’Riordan, 46 anni, in estate la band aveva annullato il tour. La fine è giunta improvvisa

Foto Virginia Farneti / LaPresse 26-09-2009 Roma Spettacolo Concerto Coca-Cola Live@MTV The Summer Song Nella foto la cantante Dolores O'Riordan Photo Virginia Farneti/Lapresse 26-09-2009 Rome Entertainment Coca-Cola Live@MTV The Summer Song Concert In the photo singer Dolores O'Riordan
LONDRA. Dolores O’Riordan è morta. La leader dei Cranberries, con cui aveva dato voce a pezzi indimenticabili come “Zombie” e “Just my imagination” è stata trovata morta nella sua camera d’albergo a Londra dove si trovava con la band per registrare alcune canzoni. Aveva 46 anni e problemi di salute che solo l’estate scorsa avevano costretto il gruppo irlandese ad annullare la tournée europea. La notizia è stata data dalla manager Lindsey Holmes: «È morta improvvisamente. Si trovava a Londra con la band per una breve sessione di registrazione. Non sono disponibili altri dettagli al momento. I suoi familiari sono distrutti dalla notizia e hanno chiesto di rispettare la loro privacy in questo momento difficile».
I Cranberries erano giunti al successo negli anni Novanta e per la maggior parte dei 40enni - e oltre - di oggi le sonorità di “No Need to Argue” sono state la colonna sonora di un’età in cui tutto è scandito da una canzone, dai grandi amori alle delusioni cocenti, così da poter essere ricordata in futuro. E poi c’era stata “Zombie”, con cui Dolores e i suoi avevano sbattuto la tragedia del conflitto nordirlandese in faccia a quella stessa generazione spensierata. Un album fortunatissimo croce e delizia della band che dalla campagna irlandese era stata catapultata sulla scena mondiale - 40 milioni di dischi venduti in carriera -, facendo imboccare a Dolores la via dell’anoressia e la decisione di staccare la spina. In mezzo tre figli con Don Burton, allora manager dei Duran Duran, una breve carriera solista e infine la reunion. In Veneto erano stati a Villorba, nel novembre del 2002, e a Mestre nel 2010. Il 3 luglio 2010 all’Heineken Jammin’ Festival al Parco di San Giuliano, Dolores era apparsa in grandissima forma. Il concerto faceva parte del tour della reunion, dopo sette anni di inattività.
Con i Cranberries avrebbe dovuto esibirsi a Padova il 23 giugno dell’anno scorso aprendo il Postepay Festival ma la data era stata annullata. L’organizzazione aveva così giustificato il forfait: «I medici hanno ordinato a Dolores O’Riordan di non riprendere il tour affinché possa completare le terapie che sta seguendo e raggiungere una piena guarigione». Si era parlato di problemi alla schiena, magari un’ernia, ma forse era qualcos’altro. O l’inizio di qualcos’altro. Chissà. I membri della band avevano dichiarato: «È con enorme dispiacere che cancelliamo questi concerti. Dolores sta facendo grandi progressi, tuttavia non vogliamo mettere a rischio la sua ripresa. Eravamo entusiasti di essere tornati in tour a condividere la nostra musica con i nostri fan, e non vediamo l’ora di tornare sul palco quanto prima». Quindi a novembre la O’Riordan aveva registrato la sigla del cartone animato “Angela’s Christmas”. E il 20 dicembre, su Fb aveva scritto: «Ciao a tutti, qui Dolores. Sto bene! Abbiamo fatto il primo giro di concerti dopo mesi durante il fine settimana. Ci è piaciuto davvero!». Poi la trasferta a Londra che nulla di brutto faceva presagire. Fino al tragico epilogo di ieri.
Ora rimane il cordoglio, dai Duran Duran, a Ronan Keating e Zucchero, fino al ricordo struggente di Giuliano Sangiorgi che con lei aveva inciso “Senza fiato”: «Ti ho vissuta sempre come un sogno. Lo sapevo che non avrei dovuto farlo. Avrei dovuto viverti come un giorno qualunque. Da sveglio, sveglissimo. Come una persona qualsiasi, magari conosciuta in un viaggio insieme. Avrei dovuto essere meno rispettoso delle distanze, come se non fossero mai esistite e, invece, ti ho trattato come una leggenda, perché questo sei per quelli come noi e per il mondo intero, per la generazione di “Zombie” che hai lasciato orfani della voce più rivoluzionaria degli ultimi 40 anni. Avrei dovuto ridurle, quelle maledette distanze».
(mi.bu.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video