È morta Iaia Fiastri elegante regina della commedia musicale

IaIa Fiastri, regina della commedia musicale, morta ieri a Roma all'età di 84 anni, 29 dicembre 2018. ANSA/PER GENTILE CONCESSIONE DEL FIGLIO JACOPO FIASTRI
IaIa Fiastri, regina della commedia musicale, morta ieri a Roma all'età di 84 anni, 29 dicembre 2018. ANSA/PER GENTILE CONCESSIONE DEL FIGLIO JACOPO FIASTRI

roma. «Per quarant’anni, ci siamo divertiti tantissimo». Elegante, garbata, con quell’ironia sempre al momento giusto, Iaia Fiastri, mancata venerdì all’età di 84 anni, lo ripeteva spesso. Quel “noi” erano lei, Pietro Garinei e Sandro Giovannini, ovvero il trio che insieme alle note eterne del maestro Armando Trovajoli ha inventato la commedia musicale italiana (con titoli che hanno fatto il giro del mondo). Sceneggiatrice e autrice teatrale, Fiastri se n’è andata venerdì proprio mentre il “suo” titolo, “Aggiungi un posto a tavola”, era in scena al Teatro Brancaccio di Roma. Era l’ultima portavoce di quegli anni e di quel «gran divertimento». Era nata il 15 settembre del 1934, al secolo Maria Grazia Pacelli. Studi in filosofia, era stata tra le prime autrici donna dei caroselli con Massimo Saraceni. Stile disinvolto e immediato, venato di sensibilità e umorismo, passò poi al cinema, nel 1964, con un episodio, firmato da Mino Guerrini, del film “L’idea fissa”. Dall’incontro con Franco Brusati nacquero le sceneggiature per “Pane e cioccolata” e “Dimenticare Venezia”, il primo con Nino Manfredi operaio emigrato che cerca di farsi accettare in Svizzera, il secondo sul tema dell’omosessualità con Mariangela Melato ed Eleonora Giorgi, che arrivò alla candidatura per il Miglior film straniero agli Oscar. Nel 1969 l’incontro professionale della sua vita: Garinei e Giovannini la chiamano a sostituire Luigi Magni nella stesura di “Angeli in bandiera”. Da allora uno dopo l’altro i tre firmano i grandi successi di “Alleluja Brava gente”. E poi “Accendiamo la lampada”, “Taxi a due piazze”, “Se il tempo fosse un gambero”, “A che servono gli uomini”, “Vacanze romane” fino al recente “E meno male che c’è Maria”, solo con Garinei. Ma soprattutto il “suo” titolo, “Aggiungi un posto a tavola”, che nel 1973 portò in scena (con un Johnny Dorelli strepitoso). Fiastri ha accompagnato “Aggiungi un posto a tavola” per oltre 40 anni, vedendolo crescere fino a diventare un kolossal da più di 30 edizioni e 15 milioni di spettatori in mezzo mondo. —

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova