Esce l’edizione nazionale per il Fogazzaro meno noto

Il Veneto ha un piccolo primato letterario. In questi anni è riuscito a portare avanti con buona regolarità le edizioni nazionali dei suoi scrittori. Le edizioni nazionali, riconosciute e supportate...

Il Veneto ha un piccolo primato letterario. In questi anni è riuscito a portare avanti con buona regolarità le edizioni nazionali dei suoi scrittori. Le edizioni nazionali, riconosciute e supportate dal ministero della Cultura, hanno lo scopo di dare edizioni definitive e filologicamente corrette delle opere dei maggiori autori della tradizione. In Veneto sono attive, tutte pubblicate da Marsilio, le edizioni nazionali di Goldoni, che ha già più di sessanta titoli, quella di Carlo Gozzi, quella di Ippolito Nievo, quella di Antonio Fogazzaro, il cui terzo titolo, “Il mistero del poeta” viene presentato oggi a Padova, nella sala Rossini del Pedrocchi alle 17.30, dal curatore, Luciano Morbiato, assieme al presidente del Comitato scientifico della edizione nazionale, Fabio Finotti e da Silvio Ramat. Dopo “Piccolo mondo antico” e “Piccolo mondo moderno”, arriva in libreria il romanzo e più sconosciuto, “Il mistero del poeta” (Marsilio, pp 437, 24 euro), terzo scritto da Fogazzaro e schiacciato, all’epoca, dall’uscita di “Piccolo mondo antico”. Non per questo, ricorda Morbiato, è meno significativo. Edito nel 1889, è uno dei libri più romantici e intensi di Fogazzaro, tanto da suonare talvolta eccessivo all’orecchio contemporaneo, ma condensa sia i temi cari allo scrittore sia il suo metodo di lavoro, che trasforma il reale in immaginazione, il quotidiano in sogno. Oggi lo capiamo meglio, perché nel 2011 sono state aperte le carte lasciate dagli eredi Fogazzaro nel 1961, con il vincolo alla segretezza per cinquant’anni. Da queste carte esce più chiara anche la storia alla base di questo “Mistero del poeta”, unico romanzo in prima persona di Fogazzaro, pubblicato riesumando la tradizione del manoscritto ritrovato di stampo manzoniano. Storia di amore e morte, trasferisce nell’immagine dell’inglese Violet, la donna inseguita e amata, due donne molto care a Fogazzaro: l’americana Ellen Starbuck e la tedesca Felicitas Buchner. La corrispondenza tra scena del libro e osservazioni nei taccuini dello scrittore rivela, in questa edizione critica ricchissima di note e commenti, il modello costruttivo di un narrare che anche quando sembra abbandonarsi alla fantasia conserva rimandi precisi e puntuali al dato oggettivo, in una forma di realismo diversa da quella dei naturalisti, ma non meno attenta al mondo così come esso è. In questa duplicità sta l’ambiguità ma anche la forza del narratore vicentino, quel tratto tipico che gli consente di sopravvivere come autore, anche per i lettori di oltre un secolo dopo. (n.m.i.)

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