I Duran Duran in laguna tra feste e beneficenza vip

VENEZIA. Una due giorni ad alto tasso di mondanità, tra feste e beneficenza a Palazzo Donà dalle Rose: l’ultimo, a Venezia, abitato ancora dalla famiglia che secoli fa gli ha dato il nome.Luci viola...

VENEZIA. Una due giorni ad alto tasso di mondanità, tra feste e beneficenza a Palazzo Donà dalle Rose: l’ultimo, a Venezia, abitato ancora dalla famiglia che secoli fa gli ha dato il nome.

Luci viola e scenografie gotiche in arrivo dai magazzini del Teatro La Fenice, venerdì sera, per la festa che il tastierista dei Duran Duran Nick Rhodes ha regalato per il suo compleanno alla fidanzata, la stilista Nefer Suvio. Cena firmata Toulà. Tra gli ospiti, Simon Le Bon, l’ex Spandau Ballet Gary Kemp, lo stilista inglese Antony Price, Randi Ingerman e musica fino all’alba. Festa attorno alla coppia Nefer-Rhodes, con il musicista che accarezza il progetto di aprire un ristorante a Venezia. «La festa più bella da decenni», l’applauso del musicista. Neppure il tempo di riprendersi, e sabato sera, dinner di gala di beneficenza per altri 120 invitati in un tripudio di soffuse luci verdi e blu, migliaia di candele, asta di opere firmate Andy Wharol battuta da Giancamillo Custoza, messaggio di partecipazione e sostegno “a distanza” della raccolta fondi da parte di Elton John e Peter Gabriel; per finire una festa anni Ottanta con il concerto del dj Chris Jones, il fratello di Grace Jones che ha fatto ballare tutti nello spirito dello Studio 54. Obiettivo, raccogliere fondi per il progetto Portability, per realizzare un presidio odontoiatrico a Nuweiba, per la comunità beduina del deserto del Sinai, con dentisti e odontotecnici formati in Italia. Celebrieties “pesanti” al chilometrico tavolo imperiale, come l’avvocato-star Tom Ajamie, che si è assunto il ruolo di ambasciatore della causa in America per conto di Chiara Modica Donà dalle Rose, curatrice della Bias-Biennale Internazionale di Arte Sacra (in corso in questi giorni tra Palermo, Egitto e Israele), che sostiene il progetto di beneficenza. Venezia blasonata e ospiti internazionali, insieme per una buona causa.

«Sì è andata proprio bene, c’è stata una massiccia presenza di star della musica pop, dell’arte, della società sia venerdì in versione privata, sia sabato per Bias e la raccolta fondi», racconta Chiara Modica Donà delle Rose, «con una grande partecipazione di Nick Rhodes e della fidanzata Nefer e delle famiglie dell’aristocrazia veneziana, anche se purtroppo ho registrato un’assenza della alta borghesia della città. Centoventi persone a tavola venerdì, altrettante sabato, ospiti di mio marito e mio. Due serate completamente diverse, una gotica per festeggiare il compleanno di Nefer e una festa classica al piano nobile, sabato per beneficenza, con sotto l’esposizione delle opere messe all’asta a favore del progetto Portability. Per questione di tempo, ne abbiamo battute solo quattro, ma le altre saranno vendute privatamente: è andato molto bene e la festa è finita con un concerto di Chris Jones». La production è stata di Fiona Biggiero direttore artistico di Gervasuti Foundation London-Venice e Bruchium, insieme a Giovanni Bertoli e Ivan Prevedello per Tecnoluci.



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