Il Festival ritrova l’antica grazia Madrina Alessandra Mastronardi

Dalla Garbatella a Venezia, l’attrice è diventata famosa per i ruoli in tv e su Netflix  Da Eva nei “Cesaroni” ad Alice Allevi in “L’allieva”, alla serie “I Medici”



Dalla bottiglieria del rione popolare della Garbatella a Venezia. Alessandra Mastronardi sarà la madrina della 76esima edizione della Mostra del Cinema. Dopo la doppia parentesi maschile (nel 2017 Alessandro Borghi e, l’anno dopo, Michele Riondino) il Festival torna all’antico, scegliendo come padrona di casa una donna e un’attrice nata artisticamente in televisione, approdata poi al cinema (anche in grandi produzioni internazionali e d’autore) e alle serie targate Netflix.

la scelta

Una scelta programmaticamente in linea con l’orientamento della Biennale, aperta alle commistioni di linguaggi, al cinema declinato in tutte le sue forme di fruizione: dalla sala alla piattaforma streaming, senza confini e senza veti. Napoletana, classe 1986, per Alessandra Mastronardi la rincorsa al successo e alla popolarità è iniziata proprio da quel quartiere di Roma dove, dal 2006, vengono ambientati gli episodi della serie “I Cesaroni”, la famiglia allargata composta da Elena Sofia Ricci e Claudio Amendola e dai figli dei loro precedenti matrimoni. Per cinque stagioni della serie, fino al 2011, la giovane attrice interpreta Eva, ragazza dal viso pulito e dal sorriso contagioso che finisce per innamorarsi del “fratellastro” Marco, dopo una iniziale ostilità.

la popolarità

Alessandra Mastronardi diventa un volto popolare, il prototipo della fidanzatina d’Italia. Nel 2008 interpreta il ruolo di Roberta, la compagna de “Il Freddo” (Vinicio Marchioni) in un’altra mini-serie di successo, “Romanzo criminale” diretta Stefano Sollima. La televisione continua ad essere la sua dimensione (è una ballerina in “Non smettere di sognare” del 2009, una ragazza ebrea scampata al rastrellamento del ghetto in “Sotto il cielo di Roma” del 2010 e, ancora nello stesso anno, Micol Fontana, una delle tre sorelle sarte divenute tra le più celebri stiliste per le dive di Hollywood nella fiction “Atelier Fontana: le sorelle della moda”). Il 2011 è l’anno della svolta al cinema: Alessandra Mastronardi viene scelta da Woody Allen per il suo film a episodi “To Rome with love” in cui il suo personaggio di giovane moglie di provincia si trova ad essere corteggiata da una stella del cinema e, infine, sedotta da un ladro. Da qui in avanti Alessandra Mastronardi si divide tra grande e piccolo schermo: per il primo diretta da Giovanni Veronesi ne “L’ultima ruota del carro” con Elio Germano e poi dal padovano Enrico Lando in “Amici come noi”, debutto al cinema di un’altra coppia televisiva, Pio e Amedeo. Per il secondo in “La Certosa di Parma”, “Titanic - Nascita di una leggenda” e “Romeo e Giulietta”. La sua carriera internazionale prosegue con il film “LIFE” di Anton Corbjin, presentato a Berlino nel 2015, sulla vita di James Dean in cui interpreta l’attrice Anna Maria Pietrangeli che ebbe una relazione con il divo americano. “Master on None”, la serie tv targata Netflix sulla vita privata e professionale di un attore trentenne di origine indiana a New York, la porterà ad ottenere una candidatura come miglior attrice non protagonista ai Critics Choise Awards del 2018. In televisione veste, quindi, i panni Alice Allevi, medico legale protagonista de “L’allieva”, serie tratta dai romanzi di Alessia Gazzola, e di Lucrezia Donati, l’amante di Lorenzo il Magnifico nella serie “I Medici” (prodotta da Netflix) di cui sarà protagonista della terza stagione. Non prima di essere salita sul palco della Sala Grande nella serata di apertura del Festival di Venezia il 28 agosto e in quella di chiusura del 7 settembre quando Alessandra Mastronardi avrà addosso gli occhi di tutto il mondo del cinema. —



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