Il gothic metal che viene da Milano

Questa sera a Piazzola sul Brenta i Lacuna Coil, da vent’anni bandiera internazionale del genere
Di Matteo Marcon
01/05/2015 Roma. Piazza San Giovanni, concertone del 1 Maggio organizzato dai sindacati. Nella foto il gruppo musicale alternative metal italiano i Lacuna Coil
01/05/2015 Roma. Piazza San Giovanni, concertone del 1 Maggio organizzato dai sindacati. Nella foto il gruppo musicale alternative metal italiano i Lacuna Coil

PIAZZOLA SUL BRENTA. Nel sottile limbo che separa l’oscurità dalla luce c’è il rischio di abbandonarsi alla follia. Con “Delirium” i Lacuna Coil hanno deciso di affrontare proprio questo argomento: 11 brani, come le stanze di un ipotetico manicomio.

La band milanese, che da vent’anni tiene alto il vessillo del metal italiano in tutto il mondo, con l’ottavo album, uscito il 27 maggio, ha già battuto i precedenti record, raggiungendo l’undicesimo posto della classifica italiana, fatto tutt’altro che scontato per questo genere di musica, e il numero uno tra i vinili più venduti. Ma ciò che inorgoglisce di più è il successo che Cristina Scabbia e compagni hanno saputo raggiungere all’estero: posizione 33 nella Billboard americana e 19 in Australia.

Non è la prima volta. Dai primi anni Duemila i Lacuna Coil sono uno dei gruppi più amati, a livello mondiale, della scena gothic metal. La voce angelica, il sex appeal e la personalità della cantante si unisce all’aggressivo timbro di Andrea Ferro, che in vista del live di questa sera al Postepay Sound di Piazzola sul Brenta, si è concesso a qualche anticipazione.

Che effetto fa vedere il nome della propria band accanto a nomi come Neil Young, Elton John, Lionel Ritchie, Simply Red?

«Fa molto piacere. Siamo consapevoli di essere gli outsider, per quanto riguarda il genere musicale, ma soprattutto come gruppo italiano far parte di un cartellone del genere ci inorgoglisce. Vuol dire che in questi anni qualcosa l’abbiamo saputo costruire. Ho visto le foto della location e devo dire che è incredibile».

Cosa significa “Lacuna Coil”?

«Il nostro primo nome era “Ethereal”, ma al momento di firmare il contratto con la casa discografica abbiamo scoperto che c’era un gruppo con lo stesso nome, abbiamo cercato un’alternativa, individuando questa formula, metà italiano e metà inglese, che significa “Spirale vuota”. Esprime il nostro stile, atmosfere dark e allo stesso tempo impalpabili».

Con il vostro successo avete dimostrato che il metal è donna: come è nata la collaborazione con Cristina Scabbia?

«Nel ’96 per noi è stata un elemento di svolta. Quando ha iniziato a partecipare alle registrazioni del nostro primo demo, il risultato è stato subito molto diverso rispetto al dark metal dell’epoca, eravamo influenzati da band come Paradise Lost e Type O Negative. È un elemento speciale, di grande appeal melodico e ancora più importante è il contrasto che si crea tra lei, me e il gruppo. Ha dato una spinta epica al nostro suono. All’epoca sapevamo che era una brava cantante, l’abbiamo invitata in studio, ci ha sorpreso ed è diventata un membro permanente della band. Nel 2006 è stata anche la prima donna a cantare nel mainstage dell’Ozzfest e la prima a conquistare negli Usa la copertina di Revolver Magazine».

Cosa caratterizza il nuovo album “Delirium” ?

«È un disco tra i più pesanti ed heavy che abbiamo realizzato, affronta temi molto forti, quelli della malattia mentale, abbinandola alle esperienze personali di tutti i giorni. Perché le piccole follie ci accompagnano anche nel quotidiano. Il disco è concepito come un manicomio, il “Lacuna Coil Sanatorium”, ed è frutto anche di alcuni luoghi che abbiamo visitato. Ma anche se siamo in qualche modo figli degli anni ’80 e dell’immaginario horror, dal cinema alla letteratura, guardando i veri pazienti di questi centri ciò che è spaventoso non è il sangue ma l’intensità degli sguardi e le posizioni del corpo così innaturali: l’impatto è davvero forte».

E lo sarà di sicuro anche il vostro live di Piazzola. Cosa dobbiamo attenderci dalla scaletta?

«Per queste date estive c’è meno scenografia rispetto al solito: abbiamo uno sfondo che riproduce un manicomio, uno spettacolo di luci, costumi, make up e maschere a tema, in scaletta presentiamo tre canzoni nuove e molti brani tra i più amati dei precedenti dischi».

Appuntamento alle 21.45, Anfiteatro Camerini, Piazzola sul Brenta. Biglietti 20 euro.

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