Kitano: «Venezia ha salvato me e la mia carriera»

Kitano con “Outrage Coda” conclude la sua trilogia dedicata alla Yakuza e allo stesso tempo chiude il 74esimo Festival. Nessun fuoco d’artificio, per citare la traduzione in italiano del film (“Hana-b...
Takeshi Kitano attending the Outrage Coda Photocall during the 74th Venice International Film Festival (Mostra di Venezia) at the Lido, Venice, Italy on September 09, 2017. Photo by Aurore Marechal/ABACAPRESS.COM
Takeshi Kitano attending the Outrage Coda Photocall during the 74th Venice International Film Festival (Mostra di Venezia) at the Lido, Venice, Italy on September 09, 2017. Photo by Aurore Marechal/ABACAPRESS.COM
Kitano con “Outrage Coda” conclude la sua trilogia dedicata alla Yakuza e allo stesso tempo chiude il 74esimo Festival. Nessun fuoco d’artificio, per citare la traduzione in italiano del film (“Hana-bi”) che proprio 20 anni fa gli fece vincere il Leone d’oro «salvandogli la vita». «Quel premio, in un lampo, mi ha fatto ritrovare le energie e la voglia di continuare a creare. Sono grato alla Mostra per il tipo di carriera che ho avuto». La storia di bande rivali che alternano omicidi improvvisi a sequenze di mattanze da antologia, certamente non racconta nulla di nuovo. E anche se appare un autore un po’ troppo appoggiato su se stesso, i suoi fan continuano ad amarlo. Al Lido il Takeshi Kitano’s fan club era presente con divisa d’ordinanza: magliette e maschere di cartone. Forse la notizia più importante riguarda i progetti futuri: «Potrebbe essere la trasposizione del mio prossimo libro, una storia d’amore che saprei già come girare».
(a.fas.)


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