Laguna Sud, un magico intreccio di storia e natura

Ricami di terra a pelo d’acqua, tra orizzonti di storia e di silenzi. Un susseguirsi di velme e barene che creano labirinti di canali e di valli nei quali navigare lenti, stretti nell’abbraccio della natura e di una cultura millenaria che ha disegnato un paesaggio esclusivo e prezioso. La Laguna sud, “Il parco d’acqua di Venezia”, è quella vasta area che si estende tra la città storica e le Isole del Lido e Pellestrina, tra Chioggia e la Riviera del Brenta: un ampio scampolo di serene meraviglie immerse nel silenzio, a pochi chilometri dalle città.
Intatto per millenni
Uno scenario rimasto intatto per millenni e negli ultimi anni riportato alla sua dimensione più integra, grazie a straordinari interventi di risanamento e ripristino. Un paesaggio che ora non è più accessibile solo a chi possiede una barca e la conoscenza necessaria per muoversi nell’intricato dedalo di barene e bassi fondali.
Da qualche anno, si può comodamente raggiungere anche a bordo di battelli, accompagnati da guide naturalistiche che oltre alle notizie sull’ambiente, la flora e la fauna, sanno le molte storie umane che hanno percorso questo mondo in cui il tempo sembra essersi fermato. Quello stesso “luogo deserto, disabitato e paludoso” in cui leggenda vuole che, nel V sec. d.C., siano arrivati gli abitanti di Aquileia che, in fuga da Attila e dagli Unni, avrebbero fondato Venezia.
E anche se è noto che la nascita della città sull’acqua che stupì (e continua a stupire) il mondo è andata in tutt’altro modo, tra gli struggenti panorami della Laguna sud prevale il fascino della primitiva e ingegnosa cultura di questa zona, in cui le valli da pesca sono autentici prodigi di equilibri tra acqua e terra emersa forgiati dall’uomo per praticare la caccia e la pesca.
Prodigi che si perpetuano in una complessa trama di fondali popolati di orate, branzini e cefali sorvolati da fenicotteri e gruccioni, da martin pescatore e aironi cenerini, ma anche scandita da isolotti e canneti, filari di pioppi, ruderi di vecchi forti abbandonati e pittoresche cavane di canna per il ricovero delle barche.
Ospiti illustri
Navigando tra le reti da pesca sopra le barene e le piccole barche dei pescatori, sono infinite le suggestioni che catturano lo sguardo, ma il richiamo più eclatante è certo costituito dal Casone di Valle Zappa che s’incontra navigando il Canale Cornio, antico ramo del Brenta caratterizzato da una rigogliosa vegetazione e popolato da una ricca fauna. Fiancheggiando gli argini popolati da tamerici, spunta la sua fiabesca architettura realizzata negli anni Venti e ispirata ad una fattoria olandese: un edificio splendidamente insolito, che ha ospitato anche Hemingway e Dalì, da sempre di proprietà privata.
Nonostante non sia visitabile all’interno se non in occasioni concordate, i partecipanti alle escursioni possono fare scalo sull’isolotto dove sorge, visitarne il curatissimo giardino e ammirare dall’esterno la struttura, nonché salire sull’originale torretta panoramica.

L'OASI
Percorrendo la statale Romea, una piccola deviazione all’altezza di Lugo di Campagna Lupia consente di inoltrarsi tra i duecento ettari di boschi, stagni e canneti di Valle Averto, unica valle da pesca chiusa alla caccia, dal 1988 gestita dal Wwf. È un’oasi faunistica divenuta un vero e proprio “museo del territorio”: ospita oltre 200 specie di uccelli e decine di mammiferi.
LA COLTURA
Frutto di millenari interventi dell’uomo, le valli da pesca sono bacini poco profondi di acqua salata e salmastra, separati dalla Laguna da argini ricavati dallo scavo di canali. Qui i pesci vengono “seminati” o entrano poco dopo essere nati nel mare trovandovi pascolo ottimale. In autunno, vengono intrappolati dai lavorieri, manufatti umani tipici del paesaggio.
LE DUNE
A delimitare la Laguna sud c’è Pellestrina, con le sue case variopinte e i Murazzi realizzati dalla Serenissima per difendere gli argini dall’erosione del mare: opera dell’uomo diventata parte del paesaggio. Tra le bellezze dell’isola, non si può trascurare Ca’Roman, Oasi Lipu con una vasta spiaggia che conserva uno degli ambienti dunali più integri di tutto l’alto Adriatico.
IL MUSEO
A San Pietro in Volta, sull’isola di Pellestrina, si può visitare il Piccolo Museo della Laguna Sud. Aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 (gli altri giorni su prenotazione secondo disponibilità dell’Associazione che lo gestisce),è ora solo parzialmente accessibile: sono aperte le stanze dedicate alla “Storia dei Murazzi” e alla “Pesca di mare e di laguna”.

Come? L’agenzia ATN Laguna Sud propone itinerari di una o mezza giornata in ambiente lagunare per singoli o gruppi. 041.467147
Dove? L’imbarco è a Valle Cornio di Lova di Campagna Lupia, al km 110 della Romea. Da Venezia o da Chioggia con Actv, linea 80
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