Renato Zero a Padova «Basta con i privilegi io canto contro la casta»

PADOVA. Renato Zero con il suo “Alt in Tour” sarà protagonista all’Arena Spettacoli di Padovafiere per due sere consecutive, giovedì 22 e venerdì 23 dicembre. Il cantautore romano, all’anagrafe Renato Fiacchini, classe 1950, tornerà a Padova con uno spettacolo che dura più di tre ore. In scaletta i brani del nuovo disco “Alt” e i classici, come “Il Cielo”, “Cercami”, “Più su”, “Spiagge” e “Voyeur”. Il nuovo tour, partito il 24 novembre a Casalecchio di Reno comprende oltre 30 date.
Cosa ci può anticipare dello spettacolo?
«Ad accompagnarmi ci saranno la mia band e la giovane Orchestra Filarmonica della Franciacorta. Questa miscellanea di strumentisti moderni e di musicisti classici ci rimette tutti nelle condizioni di capire che non c’è la musica colta e la musica leggera, c’è la musica e basta».
In questi giorni esce “Arenà - Renato Zero si racconta”, cofanetto composto da due cd e un dvd.
«L’operazione era nata per presentare il mio ultimo disco di inediti “Alt” con tre concerti all’Arena di Verona. Non avevo voglia di chiedere uno spazio televisivo per andare a vendere un prodotto. Io poi non vendo un prodotto, vendo me stesso, la mia storia, le mie sensibilità, i miei allarmi, le mie inquietudini e le mie felicità. Poi ci siamo resi conto che il concerto era estremamente avvincente e mi sembra giusto che ogni tanto i dvd live possano essere realizzati perché fanno ben capire dove siamo arrivati e costituiscono un punto di riflessione importante».
Con “Alt” ha realizzato un disco anti-casta, come mai?
«Sarebbe opportuno che i politici avessero finalmente realizzato che le disparità, tra i privilegiati e la gente comune che fa fatica a sbarcare il lunario, devono finalmente finire. Devono capire che stanno lì non per lucidare la poltrona ma per mantenere salda l’unità del paese. “Alt” fa trasparire la mia preoccupazione di cittadino. Il fatto che io abbia successo non mi concede di fregarmene di quello che succede. Ho dei parenti, degli amici che non sono facoltosi e bisogna che canti anche per loro. Se no, che ci sto a fare qui?».
Con “Chiedi” lei rivendica per il popolo “istruzione, lavoro, meritocrazia e giustizia” diritti che dovrebbero essere scontati.
«Dovrebbero ma non lo sono per niente. Oggi se non hai un tuo salvadanaio personale oppure non hai parentele altolocate non riesci a fare due metri».
Lei è ancora molto combattivo, ma i giovani?
«Io dico loro costantemente di tornare alla piazza perché è il luogo deputato per poter esercitare i propri diritti. Se non ci sarà una reazione, le cose ovviamente non cambieranno».
Del referendum cosa ne pensa?
«Non si doveva nemmeno arrivare a questa consultazione che dimostra come i nostri politici lancino la palla al popolo perché evidentemente non sono più in condizioni di svolgere il proprio compito. Hanno dato al referendum un’importanza maggiore di quella che meritava rispetto alle reali urgenze del paese. Onestamente si sente che c’è puzza di campagna elettorale».
La sua Roma oggi è governata dal sindaco grillino Raggi, cosa ne pensa?
«Speriamo si giochi bene la sua partita al Campidoglio. Roma che è la capitale d’Italia, il centro della cristianità e il punto di orientamento del patrimonio artistico mondiale, è lasciata con buche di sei metri e in un degrado che fa schifo. La cosa grave è che il Governo è lì. Ma come fanno questi politici a non rendersi conto? Forse perché il tragitto da casa loro al palazzo è di soli 600 metri? Se facessero qualche metro più in là vedrebbero le discariche a cielo aperto e il degrado».
Se oggi un giovane artista usasse dei costumi simili a quelli del primo Renato Zero, sarebbe compreso?
«La stravaganza oggi è la nudità di uno che si presenta senza orpelli. Persino io ho scelto di togliermi le paillettes perché mi stavano soffocando. Anche un clown quando cammina per strada si toglie il naso rosso però tu lo riconosci lo stesso perché alla fine quei colori, quelle forme, quei significati ce li ha negli occhi. La gente ti guarda e capisce chi sei».
Biglietti ancora disponibili a partire da 35 euro presso le prevendite tradizionali e online (ticketone.it).
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