Romero, il regista che inventò gli zombi
Rese l’horror un cult, si è spento ascoltando le note di “Un uomo tranquillo”

“La notte dei morti viventi” del 1968 è il film che definisce un genere e lo rende cult. Il suo regista, George Romero, si è spento a Los Angeles all’età di 77 anni, lasciando in eredità un genere cinematografico cui ha di fatto dato i natali a partire proprio dalla sua trilogia dei “morti viventi”, che ha dettato lo standard per il cinema horror e che affonda le sue radici in una feroce critica sociale. È noto inoltre il sodalizio di Romero con Dario Argento, che ha portato a diverse collaborazioni.
Romero è morto dopo aver lottato contro un tumore ai polmoni. Lo ha reso noto la sua famiglia, stando a un comunicato diffuso dal manager del regista, Chris Roe. I familiari hanno fatto sapere che Romero se n’è andato sulle note della sua colonna sonora del film di John Ford “Un uomo tranquillo” del 1952, uno dei suoi preferiti. Accanto aveva la moglie Suzanne Desrocher e la figlia Tina Romero.
Era nato a New York, nel Bronx, da padre cubano e madre lituana. La passione per il cinema scoppiò che era giovanissimo, così subito dopo gli studi alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh nel 1960, cominciò a girare cortometraggi. E l’ispirazione per uno dei più celebri film horror di tutti i tempi non ha tardato ad arrivare: grazie a soli 10 mila dollari raccolti insieme a un gruppo di amici appassionati realizza “La notte dei morti viventi” (scritto da lui stesso insieme a John A. Russo) nel 1968, impostosi come cult già negli anni ’70 ma soprattutto dando inizio a un genere. Nel 1978 arrivò “Zombi”, il secondo della trilogia dei morti viventi, che completò nel 1985 con “Il giorno degli zombi”. Di titoli ce ne furono molti altri, fin dagli anni ’70 che, sebbene meno noti grande pubblico, costituiscono il patrimonio inimitabile che Romero lascia agli appassionati del genere.
Nei suoi film, oltre al tema dei morti viventi, c’era quello degli esseri umani che, in una situazione di emergenza, invece di allearsi si rivoltano gli uni contro gli altri. Il focus è stato ripreso con successo, negli ultimi anni, anche dalla serie tv “The walking dead”, segno di quanto la creazione cinematografica di Romero sia ancora oggi attualissima e sfruttata
È noto anche il legame di Romero con Dario Argento, un vero e proprio sodalizio a partire dalla collaborazione per il montaggio di “Zombi”. I due hanno lavorato fianco a fianco nel 1990 per “Due occhi diabolici”, pellicola composta da due episodi diretti uno da ciascuno dei registi e che è un omaggio a Edgar Allan Poe. Lo scorso anno alla Mostra di Venezia alla coppia era stata dedicata una speciale proiezione di mezzanotte in Sala Giardino con la presentazione in prima mondiale della copia rimasterizzata in 4K di “Zombi” nella versione montata e curata all'epoca da Dario Argento per il mercato europeo con le musiche dei Goblin.
«Non ci sarà mai un altro come te» è il saluto che Stephen King ha tributato a George A. Romero, che definisce il suo «collaboratore preferito». Il regista è stato ricordato anche da Asia Argento («Addio genio»), dall’attrice Clarke Wolfe («hai cambiato il genere horror per sempre») e dall’attore e regista James Gunn («mi hai aiutato a trovare un senso nei mostri»).
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