Visite guidate gratuite all’Orto Botanico: il 29 giugno si replica

“I tesori dell’Università”: bruciati i posti per il primo tour al tramonto organizzato per i 40 anni del mattino, è in arrivo il bis

PADOVA. Il tour guidato dell’Orto fa il bis: visto il successo dell’ultimo appuntamento del ciclo “I tesori dell’università”, organizzato in occasione del quarant’anni del mattino di Padova in sinergia con l’ateneo, è stata fissata una replica per il 29 giugno.

Visita guidata all'Orto Botanico per i lettori del mattino


La prima visita, che si svolgerà venerdì 15, era l’ultimo di sette appuntamenti primaverili, che hanno guidato i nostri lettori negli appartamenti di Palazzo Bo firmati dell’architetto e designer Gio Ponti, tra i reperti esposti a Palazzo Cavalli e infine all’Orto Botanico.

Per la visita del 15 erano stati messi a disposizione duecento posti, esauriti nel giro di un’ora. Di qui l’idea di offrire una seconda occasione: anche la visita del 29 sarà completamente gratuita e saranno formati quattro gruppi da trenta persone ciascuno, per un totale di 120 posti.

La partenza del primo gruppo è prevista alle 19, quindi a distanza di un quarto d’ora: 19.15, 19.30, 19.45. Ogni visita durerà nel complesso un’ora e un quarto e sarà condotta dalle guide naturalistiche dell’Orto, che ora è nel pieno della fioritura.

A spasso per... l'Orto botanico di Padova

Come iscriversi. Per partecipare dovrete collegarvi al nostro portale eventi - cliccate qui - e registrarvi (se già non lo siete) alla nostra community. A quel punto, basterà scegliere l'evento (data e orario), iscrivervi e stampare la ricevuta dei vostri biglietti, due al massimo per persona. Le iscrizioni si aprono una settimana prima dell'evento, quindi segnatevi sul calendario il 22 giugno come data.

In particolare, sarà possibile vedere in fiore tutte le asteracee, una numerosa famiglia di piante che vede tra le sue figlie più note le margherite e i girasoli. Una tappa obbligata sarà poi la così detta “Palma di Goethe”, che deve il suo soprannome all’accurato studio dedicatole dallo scrittore tedesco durante il suo viaggio in Italia.

L'Orto Botanico di Padova, un luogo meditativo

La palma, messa a dimora nel 1585, è la più antica di tutto il giardino. Proprio di fronte, in questi giorni fioriscono splendidi lilium bianchi e gialli. Poco oltre si trovano l’albizia, parente delle mimose ma di colore rosa acceso, e distese di splendide ninfee.

Tra le piante che in queste settimane regalano la vista più bella c’è anche il loto, reso celebre dall’Odissea per le proprietà allucinogene del suo frutto. Le nuove serre ospitano rigogliose piante succulente (più comunemente chiamate “grasse”), divise per provenienza tra americane o africane.

Tra le velenose, questo è il tempo della brugmansia (parente del più famoso stramonio), del ricino e della dulcamara (mora rampicante). Nel pieno della fioritura ci sono anche tutte le rose, di cui l’Orto vanta molte qualità antiche: rispetto alle moderne sono più piccole e con meno petali, ma dal profumo molto più intenso. Tra gli alberi storici, poi, vale la pena ricordare il ginkgo biloba del 1750 e la magnolia grandiflora, che si dice sia stata la prima rappresentante della sua specie ad approdare in Italia.

Le meraviglie dell'Orto botanico di Padova, in un libro

La visita guidata sarà l’occasione per conoscere anche i meno noti aspetti architettonici, soffermandosi ad esempio sui busti settecenteschi in pietra d’istria: molti ritraggono prefetti dell’Orto, come Prospero Alpini, che fu il quarto in ordine cronologico e contemporaneo di Galileo. Fu anche il primo occidentale a descrivere la pianta del caffè, oggi coltivata all’interno del giardino ed attualmente in piena fioritura.

Un altro prefetto che s’incontra passeggiando è Giulio Pontedera. Nel Settecento era uno strenuo oppositore di Linneo, a cui è dedicato il busto proprio accanto al suo, ma nonostante le divergenze il padre della moderna classificazione degli organismi viventi gli dedicò un genere di piante acquatiche, le “pontederie”.

«Come Università» conclude Carlo Calore, dell'ufficio grandi eventi e amministrazione dell'Orto Botanico «abbiamo risposto con entusiasmo all’invito del mattino: la prima visita ha esaurito le prenotazioni in un’ora e speriamo di ripeter il successo in occasione della seconda data».

 

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