A Marghera i Sanitari per Gaza, '1.600 colleghi uccisi'

'Le persone prendano coscienza, aprire i corridoi umanitari'

(ANSA) - MARGHERA, 22 SET - A Marghera (Venezia) è presente nel corteo anche un gruppo di camici bianchi, i Sanitari per Gaza. Ne fanno parte medici, anestesisti, infermieri delle strutture del Veneto. Ciascuno di loro porta al collo un cartello con una foto di un sanitario ucciso a Gaza. "Abbiamo quasi 1.600 colleghi sanitari uccisi a Gaza - racconta Mica Massagrande, anestesista di Verona -. Abbiamo tanta speranza, vogliamo che le persone prendano coscienza. Aderiamo alla campagna Bds. Ci interfacciamo con istituzioni sanitarie, medici, farmacisti, amministrazioni comunali. Le nostre richieste sono semplici ma in qualche modo inarrivabili perché nessuno ascolta questa voce. Chiediamo corridoi umanitari e l'interruzione completa e totale di tutti i rapporti con Israele". Con lei c'è il pediatra padovano Pino Lobascio: "A Padova come sanitari per Gaza assistiamo sei famiglie arrivate con i canali della protezione civile: amputate, ustionate, con la preoccupazione di aver lasciato i familiari a Gaza. Facciamo appello alle autorità e alla Farnesina, aprano i corridoi umanitari e ci permettano di assistere e risarcire queste persone che hanno la sola colpa di trovarsi in mezzo al genocidio". (ANSA).

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