Alessio guida taekwondo in Cina, 'un oro per fare storia'

Azzurro ai Mondiali cerca il tris in tre categorie differenti

(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Un tris per la storia. L'avventura del taekwondo italiano ai Mondiali in Cina ha, tra gli altri, il volto di Simone Alessio, reduce dal bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024 e a caccia della terza medaglia d'oro mondiale - in tre diverse categorie - dopo i trionfi di Manchester nel 2019 nei -74 kg e Baku, nel 2023, negli -80 kg. Un'impresa mai messa a segno da un azzurro e riuscita, prima d'ora, solo allo statunitense Steven Lopez e alla spagnola Brigitte Yagüe. "Ci penso, alla possibilità di entrare nella storia. E' una cosa a cui tengo tantissimo, ma non la vivo come una responsabilità. Se dovesse accadere sarebbe la cosa più bella del mondo, ma se dovessi prendere un altro tipo di medaglia non sarebbe comunque così male. Le sensazioni sono buone, il fisico è cambiato così come la categoria. Si sente la fatica di crescere e non avere più 20 anni, ma la mia esperienza pareggia la differenza d'età", le parole di Alessio al telefono con l'ANSA. L'obiettivo, per l'atleta azzurro, è quello di scrivere un'altra pagina di una disciplina che, negli ultimi anni, sta diventando una delle eccellenze dello sport italiano. E che ha ancora nel cuore l'emozione del bronzo olimpico conquistato agli ultimi Giochi. "Le emozioni di Parigi sono state fortissime, anche perché sono tornato da Tokyo senza una medaglia. Penso che se avessi vinto l'oro alle Olimpiadi sarebbe stato il punto più alto della mia carriera, ma con il bronzo ottenuto l'oro al mondiale se la gioca.... Le medaglie - aggiunge - pesano tantissimo, non è vero che noi atleti non le pesiamo. Un oro mondiale può pesare quanto un bronzo olimpico, l'oro olimpico batte tutto. Ma per quello c'è ancora almeno un'altra possibilità", prosegue Alessio anticipando la volontà di stupire anche a Los Angeles, nel 2028, quando andrà a caccia del successo ai Giochi. Prima, però, c'è l'appuntamento con la storia e la voglia di riprendersi il numero 1 del ranking mondiale. Ma tra la medaglia della storia e la prima posizione il taekwondoka sceglie senza pensarci "l''oro, assolutamente. La prima volta che ho visto la mia faccia al primo posto del ranking mi sono emozionato, è stata una bella soddisfazione aver tenuto per tanti mesi quel posto, ma è più importante arrivare primi alla gara finale". E per il quale perderà anche l'appuntamento con la "sua" Roma, altra grande passione di Alessio, che regalerà il biglietto di Roma-Parma "a mio fratello, lo farò contento e la seguirò dalla Cina. Baratterei una sconfitta della Roma per la mia medaglia? Spero di non dover trovarmi a scegliere", conclude ridendo. (ANSA).

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