Alla Mostra di Venezia Il nome di Hope, corto contro caporalato

(ANSA) - ROMA, 02 SET - L'impegno al contrasto al caporalato approda alla 82/a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia con il cortometraggio animato 'Il nome di Hope', che sarà proiettato in anteprima in occasione del Premio collaterale della Fai-Cisl 'Persona, lavoro, ambiente' che sarà assegnato venerdì 5 settembre con la partecipazione del segretario generale Onofrio Rota e di Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl. La sesta edizione del Premio Persona Lavoro Ambiente della Fai-Cisl assegna un riconoscimento alle opere cinematografiche più attente ai temi del lavoro e della sostenibilità ambientale, economica e sociale. L'appuntamente tradizionalmente offre anche l'occasione per proiettare opere prodotte dal sindacato stesso. Quest'anno sbarca in anteprima al Lido il cortometraggio animato 'Il nome di Hope', regia di Giacomo Salvatelli, realizzato da un collettivo di oltre 20 giovani studenti di cinema, musica, animazione. Prodotta da Fai-Cisl, Agrilavoro Edizioni e Fondazione Fai-Cisl Studi e Ricerche, l'opera dura 15 minuti e narra la vicenda di Hope, giovane bracciante nigeriana morta a seguito di un incendio nel ghetto di Borgo Mezzanone, nel foggiano, cinque anni fa: un lavoro, dunque, con cui il sindacato porta al pubblico della Mostra una denuncia potente contro ghetti e caporalato per incalzare politica, imprese e istituzioni a fare di più per l'inclusione dei migranti e per il lavoro dignitoso. Nel 2020 è stato proiettato 'Siamo qui da vent'anni' di Sandro Bozzolo, docufilm sui migranti occupati nell'agroalimentare della provincia di Cuneo, l'anno seguente è stata la volta di 'Epos et Labor, ovvero Sei delegato!' di Alessio Nardin, nel 2022 è toccato a 'Centootto', dei registi Claudio Paravati, Giuseppe Bellasalma e Michele Lipori, opera sul sequestro in Libia per 108 giorni di 18 pescatori siciliani, mentre nel 2023 è stata la volta di 'Scusa Italia' di Giovanni Panozzo, con cinque episodi su caporalato, riscatto sociale, legalità, e l'anno scorso del docufilm 'L'intervista in mare' di Ludovico Ferro, sul lavoro nei pescherecci italiani. (ANSA).
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