Alpini, consegnato il cappello a 140 giovani militari

A Trieste la cerimonia solenne di consegna, con Paola Del Din

(ANSA) - TRIESTE, 15 NOV - Sono 140 i nuovi alpini che hanno ricevuto oggi pomeriggio in piazza Unità d'Italia il cappello con la penna, al termine di dodici settimane di addestramento nel Centro Addestramento Alpino di Aosta. La cerimonia solenne è iniziata alle 15 con la consegna del copricapo all'alpino Matteo Botta, primo classificato del corso Monte Nero III, da parte del generale Lorenzo D'Addario, comandante delle forze operative terrestri dell'Esercito. L'alpino Giorgio Perucchetti lo ha invece ricevuto da Paola Del Din - classe 1923 - partigiana medaglia d'oro al valor militare; Gabriel Montesion lo ha ricevuto da un'altra medaglia d'oro, il sergente degli alpini paracadutisti Andrea Adorno, per una operazione in Afghanistan. Il comandante delle Truppe Alpine Michele Risi e il Presidente dell'Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero hanno consegnato il cappello a due alpini particolarmente meritevoli. A seguire si è svolta la consegna collettiva, con i Veci dell'Associazione che in simultanea hanno posto sul capo dei giovani militari il copricapo , secondo un rito che risale alle origini del Corpo. La cerimonia ha concluso un impegnativo percorso fisico e tecnico, comprendente i corsi basici di alpinismo e mountain warfare e i neo-alpini verranno assegnati alle brigate Taurinense e Julia (fanteria alpina, artiglieria da montagna, genio e logistica). La "settimana del cappello alpino" si è aperta martedì con il saluto di benvenuto delle istituzioni e l'alzabandiera al monumento ai Caduti di Trieste, poi le esercitazioni di arrampicata e combattimento sulle falesie a picco sul mare di Duino e le cerimonie ai sacrari di Oslavia e Redipuglia. Il programma è stato organizzato dal Centro Addestramento Alpino con il sostegno della Regione Fvg, il Comune di Trieste e l'Ana. Si sono anche svolti due incontri di natura scientifica, militare e accademica sull'Artico e sui modelli di risposta alle emergenze, partendo dal sisma in Friuli del 1976 quando gli alpini furono in prima linea nelle operazioni di soccorso. (ANSA).

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