Anconetana torna a casa, 'Flotilla solo per i palestinesi'

(ANSA) - ANCONA, 05 OTT - "Abbiamo rivoluzionato la nostra vita per poter fare questa missione solo per i palestinesi, assolutamente per loro". Sono le parole, alla Tgr Marche, di Silvia Severini, la 54enne impiegata pubblica anconetana, imbarcata con la Global Sumud Flotilla verso Gaza, tornata a casa oggi dopo aver trascorso tre giorni nel carcere israeliano di Ketziot. L'attivista risponde così a coloro, tra cui la premier Giorgia Meloni, che hanno sollevato dubbi sui reali obiettivi della Flotilla. Tra pochi giorni sarebbe terminata la sua aspettativa dal lavoro. Severini racconta i difficili momenti trascorsi dopo l'abbordaggio delle navi da parte dei soldati di Israele e la detenzione. "All'inizio al porto eravamo tutti o seduti o in ginocchio. - riferisce Severini - Con qualcuno ci hanno proprio giocato: gli dicevano di andare giù e poi tirarsi su, andare giù e tirarsi su e se loro non eseguivano rapidamente i movimenti venivano colpiti". Durante la detenzione ha incrociato anche Greta Thunberg: "era in una cella accanto a me - racconta ancora l'attivista - l'hanno avvolta nella bandiera israeliana e l'hanno derisa. Chi era in cella con lei ha detto che era abbastanza provata". Un pensiero la 54enne lo dedica a chi ha partecipato alle proteste in solidarietà alla Palestina e alla Flotilla: "devo ringraziare assolutamente le piazze che ci sono state qua in Italia, qui ad Ancona, - conclude - perché credo che la nostra sicurezza, la nostra forza arrivasse da questo". (ANSA).
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