Apre il Twiga Porto Cervo, addio al Billionaire di Briatore

LMVD di Del Vecchio sbarca a metà luglio in Costa Smeralda

(ANSA) - PORTO CERVO, 21 GIU - Archiviato il Billionaire di Flavio Briatore, sbarca per la prima volta in Costa Smeralda il Twiga Porto Cervo sotto il marchio LMDV Hospitality Group, realtà controllata da Leonardo Maria Del Vecchio. Il nuovo locale aprirà a metà luglio e si aggiunge a quelli di Forte dei Marmi, Montecarlo e Baia Beniamin a Ventimiglia. "Prendere in mano uno spazio così carico di storia, trasformarlo e reinterpretarlo significa posizionarsi con chiarezza nel presente, ma con una visione rivolta al futuro. Porto Cervo ci offre l'occasione di elevare ulteriormente il brand, creando un punto di riferimento non solo per l'estate italiana, ma per l'intero Mediterraneo", spioega Carlo Ziller, ceo di LMDV Hospitality. Il debutto a Porto Cervo con un locale su due livelli e oltre 2.200 metri quadri, segna l'inizio di un nuovo ciclo di crescita per il brand, che cerca di coniugare divertimento e hospitality. La struttura è pensata per creare un'esperienza, dalla cena al dopocena, in linea con la filosofia "dinner to club" che ha reso celebre Twiga. Al primo piano si trova Casa Fiori Chiari, bistrot mediterraneo che richiama l'atmosfera del format milanese arricchito di dinner show e live performance, al secondo Vesta, ristorante di fine dining moderno ed essenziale con una vista mozzafiato. E da mezzanotte in poi, Twiga con dj set internazionali. "Con questa apertura - sottolinea Leonardo Maria Del Vecchio -, Twiga entra nel cuore del Mediterraneo con una visione nuova. Non è solo una location: è un'idea di futuro che parte da un luogo iconico per riscrivere l'esperienza dell'estate italiana. In Sardegna portiamo un progetto che unisce cultura, cucina e intrattenimento, ma sempre con rispetto per l'anima del territorio. L'obiettivo non è occupare uno spazio, ma dare valore. Non replicare, ma evolvere. Vogliamo contribuire a riportare la Sardegna al centro delle rotte internazionali, non come una meta da attraversare, ma da sentire, rispettare e celebrare". (ANSA).

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