Arci, grave decisione governo sospendere asilo cittadini siriani

(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Desta forte preoccupazione la decisione del governo italiano di bloccare le domande d'asilo dei cittadini siriani, una scelta grave e apparentemente senza alcuna base giuridica e giustificata solo dall'ossessione di evitare nuovi arrivi". Così Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione di Arci nazionale, sulla sospensione dell'esame delle domande d'asilo delle persone in fuga dalla Siria annunciata dal governo italiano e da diversi paesi dell'Ue dopo la fuga di Assad. "Ancora una volta - prosegue Miraglia - il governo propone atti che minacciano di violare la legge, con l'unico obiettivo di alimentare la campagna permanente di paura contro gli stranieri. Una decisione, mai presa in casi simili verificatisi in passato, che stride con quanto finora dichiarato da numerosi esponenti della maggioranza sulla necessità di dare accoglienza ai 'veri' rifugiati. In Siria c'è una guerra civile da anni e adesso si è arrivati alla destituzione di Bashar Al Assad, che è senz'altro una buona notizia, ma permane il rischio di escalation e una condizione di incertezza su come si comporterà la nuova leadership siriana e di cosa succederà ai siriani e alle siriane, che tuttora hanno bisogno di protezione. È paradossale che da un lato si dichiari di rispettare gli obblighi costituzionali e internazionali e dall'altro, quando si ipotizza un'improbabile 'fuga di massa', si chieda la sospensione della procedura asilo e la chiusura delle frontiere. E' infatti bene ricordare che l'accesso alla procedura asilo, e quindi al sistema pubblico d'accoglienza, non può essere in alcun modo impedito, e che il diritto d'asilo è un diritto soggettivo, per cui le domande vanno esaminate e valutate singolarmente e non collettivamente. Facciamo appello al Governo e al Parlamento, così come all'Unhcr - conclude Miraglia - affinché alla fine del regime di Bashar Al Assad non corrispondano decisioni contro il diritto internazionale e il diritto d'asilo". (ANSA).

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