Arriva in Italia HeForShe, impegno al maschile per la parità

tra gli 'advocates' del movimento Gino Cecchettin e Alessio Boni

(ANSA) - ROMA, 13 MAG - L'impegno degli uomini per la parità di genere diventa una realtà concreta anche in Italia con HeForShe che da oggi, grazie a Un Women Italy, ramo italiano dell'Ente delle Nazioni Unite impegnato nella promozione dell'uguaglianza di genere e dell'empowerment femminile, inizia il suo percorso nel nostro paese. Lanciato per coinvolgere attivamente gli uomini nel superamento degli stereotipi di genere e nella costruzione di una società più equa, HeForShe in undici anni di attività ha raggiunto oltre 1 miliardo di persone, coinvolto più di 2 milioni di attivisti nei territori dove opera e dato vita a campagne innovative come #JustSayBro, #ChangeThePunchline e #RespectfullyDisruptive. Obiettivo dichiarato è interrompere linguaggi e comportamenti sessisti in contesti quotidiani, professionali e mediatici: l'idea è di dare vita a una mobilitazione collettiva capace di ispirare cambiamenti culturali concreti e duraturi. Con la nomina dei primi HeForShe Advocates italiani, il nostro Paese si unisce anche alla HeForShe Alliance. rete internazionale che unisce leader di governi, imprese, università e organizzazioni non profit. Gli Advocates italiani, che hanno creduto alla necessità del movimento e hanno accettato l'impegno sono Gino Cecchettin che ha dato vita alla Fondazione Giulia Cecchettin, Alessio Boni attore e attivista, Luca Fratini, Coordinatore per le Agende Onu su Donne, Giovani, Pace e SpProfessore ordinario di Demografia e Statistica sociale all'Università Cattolica di Milano. A fronte del loro impegno nel board di UN Women Italy sono stati nominati anche Corrado Tomassini e Filippo Agnello, rispettivamente Responsabile Relazioni Istituzionali e Tesoriere di UN Women Italy. I risultati dell'attivismo della HeForShe Alliance sono oggi già evidenti: il 45% delle organizzazioni aderenti ha aumentato la rappresentanza femminile rispetto a quella maschile; il 64% ha incrementato la presenza di donne nei consigli di amministrazione e il 55% ha favorito una crescita significativa delle nuove assunzioni femminili. "HeForShe - commenta Darya Majidi, presidente di Un Women Italy - è per noi un progetto strategico e distintivo. Avere gli uomini coinvolti nel cammino verso la parità è l'unica strada percorribile se desideriamo avere tempi più celeri nel raggiungimento di una società equa ed inclusiva a livello globale". Ma la strada globale verso l'uguaglianza è ancora lunga: entro il 2030, più di 340 milioni di donne e ragazze rischiano la povertà estrema; ogni ora, oltre cinque donne sono vittime di violenza domestica; e solo 2 su 18 indicatori dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 5 sono vicini al traguardo. Intanto, stereotipi e regressioni culturali riaffiorano: il 60% dei giovani uomini della Gen Z in 31 Paesi ritiene che l'uguaglianza di genere penalizzi gli uomini. Anche in Italia lo scenario è preoccupante: solo il 56% delle donne italiane gode realmente del diritto al lavoro, rispetto alla media europea del 70% e che ha portato il paese a scendere, nel 2024, all'87° posto nel Gender Gap Report del World Economic Forum, perdendo 18 posizioni rispetto al 2014. Sul fronte della violenza di genere i dati dell'ultimo Report Istat indicano come il 31,6% delle donne abbia subito violenza e come nei primi mesi del 2024 ci siano state 2.923 denunce (91% vittime donne). Su 90 femminicidi, 77 sono stati in ambito familiare e le denunce sul lavoro sono aumentate dell'81%. (ANSA).

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