Askatasuna in presidio, 'non ci vogliono qui, saremo nelle strade'

In diverse centinaia si sono trovati per un presidio nl tardo pomeriggio davanti alla palazzina, che per quasi trent'anni è stata occupata dagli autonomi del centro sociale Askatasuna, contro lo sgombero avvenuto all'alba di oggi. Ci sono molto giovani ma anche tanti meno giovani, vecchi attivisti di quello che era considerato l'ultimo baluardo dell'autonomia, figlio dei movimenti del 1977. Presenti anche i No Tav. "Askatasuna vuol dire libertà. Il futuro comincia adesso" recita uno striscione. "Quella di questa sera è la nostra risposta: possono chiudere, sgomberare o arrestarci, ma ci troveranno sempre nelle strade — spiegano gli attivisti al microfono —. Sgomberare Askatasuna è la volontà chiara di un governo fascista di contrastare le manifestazioni oceaniche per la Palestina. A Meloni e a Piantedosi non è piaciuto, hanno risposto con lo sgombero di un centro sociale". "Oggi sarà un nuovo inizio, l'Asktasuna vive nelle strade e nelle lotte, non è solo quattro mura. Se non ci vogliono qui saremo nelle strade. Questa è una promessa. Noi non molliamo di un centimetro, siamo tutti Askatasuna". Sempre dal microfono è stato annunciato per sabato, alle 14.30, un "grande corteo che partirà da piazza Santa Giulia, cuore del nostro quartiere" (Vanchiglia, ndr). (ANSA).
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