Bambini esuli a Gaza, nuova opera in sabbia in spiaggia Sassari

L'artista ha poi distrutto l'altorilievo, 'immagine non è icona'

(ANSA) - SASSARI, 13 OTT - Un bambino che si sforza a camminare più veloce, sotto il peso della sorellina che porta sulle spalle, ma è stremato. Allora chiama la madre, in lacrime, le grida disperato più volte: "Aspetta mamma". Dietro bombe e macerie. E' questa l'immagine scelta dall'artista Nicola Urru per la sua ultima opera in sabbia sulla spiaggia sassarese di Platamona. Un'opera che Urru ha distrutto quasi subito, stavolta: "E' una pagina di storia che non doveva essere nemmeno scritta - spiega all'ANSA - Ci sono immagini che non dovrebbero essere icone né appartenere a questo mondo". "Non si sanno i nomi di questi due bambini, ma la loro immagine è ormai entrata nella storia della tragedia di Gaza. Questa è l'umanità che cerca di salvarsi, nonostante tutto - ha scritto sui social pubblicando le foto dell'opera - Quell'immagine incarna l'immensa sofferenza dei bambini di Gaza e la forza della solidarietà fraterna in mezzo alla catastrofe. Nonostante il contesto, il gesto di portare in braccio la sorella è un potente simbolo di resilienza e cura che trascende ogni divisione. La risposta a un dolore così profondo deve essere puramente umanitaria, focalizzata sul garantire a questi bambini e alle loro famiglie acqua, cibo, cure mediche e protezione. Il loro bisogno è un appello universale che esige una risposta immediata basata sull'altruismo e sull'umanità". (ANSA).

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