Bernini in Giordania accoglie 39 studenti e docenti palestinesi

Arrivano anche ricercatori e visiting

(ANSA) - ROMA, 01 OTT - Il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, è volata oggi ad Amman, in Giordania, per accogliere personalmente 39 tra studenti, ricercatori e visiting professor palestinesi che arriveranno in Italia per proseguire il percorso accademico nelle università italiane. Insieme al ministro Bernini, anche il Capo Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, che ha curato la missione organizzata con un volo della Guardia di Finanza, e la rettrice dell'Università La Sapienza di Roma, Antonella Polimeni. "Accogliere questi ragazzi e queste ragazze, i ricercatori e i visiting professor - ha detto il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini - significa dare loro molto più di un'opportunità di studio, vuol dire offrire un futuro di speranza, restituire fiducia, aprire prospettive nuove in un tempo difficile. Questo progetto racconta l'essenza più autentica dell'università italiana: una comunità aperta, inclusiva, solidale, che non si limita a trasmettere sapere ma che sa trasformare la conoscenza in uno strumento concreto di pace, di dialogo e di incontro tra i popoli". "È un impegno - ha aggiunto il ministro - che va oltre i confini delle aule e che ci ricorda quanto la cultura e la scienza possano essere leve straordinarie di crescita umana e civile. Un grazie sincero a chi ha reso possibile tutto questo: il Ministero degli Esteri, la Conferenza dei Rettori, la Protezione Civile e la Guardia di Finanza, che hanno lavorato insieme per dare corpo a un progetto che rappresenta la speranza per molti studenti". Il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha sottolineato come "Ormai da più di un anno il Dipartimento della protezione civile, nell'ambito del Meccanismo Unionale, sta coordinando il trasporto in Italia di minori palestinesi, malati o feriti, che raggiungono il nostro Paese per ricevere le migliori cure possibili. Oggi, invece, stiamo utilizzando, per la prima volta, questa macchina organizzativa per il trasferimento di studenti universitari che proseguiranno il loro percorso accademico in atenei italiani. Un'operazione che, dunque, non solo ha un importante risvolto umanitario ma che ricorda a tutti noi l'importanza della formazione e il valore delle competenze anche come volano per il dialogo tra realtà diverse che la scienza riesce ad unire in un'unica lingua". (ANSA).

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