Binaghi, 'Coni da rifare, serve intervento della politica'

N.1 Federtennis: Quando sistema verrà riformato ci sarà merito

(ANSA) - ROMA, 05 MAG - "Ma perché c'è tutta questa attenzione nei confronti del Coni? Il Coni non è più quello di Petrucci, di Carraro, di Onesti e di quelli che hanno preceduto l'attuale gestione. Che è partita da ministero dello sport e ha raso al suolo il Coni. Vi pare normale che tre atleti del calcio, che ne rappresentano un milione e duecento mila, si esprimeranno con gli stessi tre voti che hanno il rafting, la dama o che so io il lancio del formaggio? Il sistema è patologico e credo che appena possibile il Parlamento debba metterci mano. Quando questo verrà sistemato potremmo parlare di merito". Sono queste le parole di Angelo Binaghi, presidente della Federazione tennis e padel, a margine degli Stati Generali dello Sport, organizzati dal dipartimento Sport di Forza Italia, torna a parlare del Coni. "Ho sempre condiviso l'idea di Malagò che il valore di un dirigente si misura nella differenza tra quello che trova quando arriva e quello che lascia alla fine. Le conclusioni le faccio trarre a voi. E' inutile che qualcuno cerchi di appropriarsi di meriti che non sono suoi - ha aggiunto Binaghi - e che sono degli atleti, dei tecnici e al massimo delle federazioni che hanno lavorato meglio in questi anni grazie alla legge Giorgetti, che è stata come una manna dal cielo. Ha dato molti più soldi allo sport italiano. Quello che deve fare un dirigente sono le riforme, è l'efficientamento del sistema. Andate a vedere quello che abbiamo fatto noi nel tennis e misuratelo con quello che ha fatto il Coni". Infine una battuta a chi lo incalzava su una possibile sua candidatura: "Io presidente Coni? Ma no, in un sistema completamente sbagliato è impossibile", conclude. (ANSA).

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