Blitz d'agosto, sfrattato il Leoncavallo. La destra esulta

(ANSA) - MILANO, 21 AGO - Il Leoncavallo, forse il centro sociale più famoso d'Italia e pezzo di storia di Milano, è stato sfrattato dalla sede che occupava in via Watteau dal settembre 1994 con un blitz agostano che ha anticipato la data prevista del 9 settembre. Non c'era nessuno all'interno quando, intorno alle 8, sono arrivati 130 carabinieri e un numero ancora maggiore di poliziotti ad accompagnare l'ufficiale giudiziario e l'avvocato dell' immobiliare 'L'orologio' della famiglia Cabassi, proprietaria dell'area. Qualche indizio di una possibile accelerazione c'era stato. Non solo la condanna della Corte d'appello di Milano al ministero dell'Interno a versare oltre 3 milioni di euro ai Cabassi per i mancati sgomberi (questo è stato il 133mo tentativo), ma anche il pressing dei partiti di centrodestra sul ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, a cui si era rivolta questa estate una delegazione di FdI. Perché la questione del Leoncavallo, che proprio quest'anno compie 50 anni, più che di ordine pubblico ha un valore soprattutto politico e simbolico. Dopo trent'anni "oggi finalmente viene ristabilita la legalità", ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi promettendo anche in futuro "tolleranza zero verso le occupazioni abusive". "In uno Stato di diritto non possono esistere zone franche o aree sottratte alla legalità", gli ha fatto eco la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, assicurando che "il Governo continuerà a far sì che la legge venga rispettata, sempre e ovunque: è la condizione essenziale per difendere i diritti di tutti". "Decenni di illegalità tollerata, e più volte sostenuta, dalla sinistra: ora finalmente si cambia. La legge è uguale per tutti: afuera!" ha commentato fra i primi il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini. Chi non ha gradito affatto lo sgombero è stato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, informato dello sfratto solo questa mattina dal prefetto Claudio Sgaraglia, convinto che "il Leoncavallo rivesta un valore storico e sociale nella nostra città". "Una tragedia", "un colpo al cuore" hanno commentato le mamme del Leonka prima dell'assemblea pubblica sotto la pioggia che ha deciso una mobilitazione a settembre con una manifestazione nazionale "di massa" probabilmente il 6. (ANSA).
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