Bozza Consiglio Ue, 'misure contro il Kosovo restano in vigore'

"Profonda preoccupazione per la situazione nel nord del Paese"

(ANSA) - BRUXELLES, 10 DIC - "Le misure attuate nei confronti del Kosovo a causa della mancanza di un'azione decisiva per attenuare le tensioni nel nord del Kosovo restano in vigore. Il Consiglio ricorda che l'Ue è pronta a revocare le misure qualora le richieste dell'Ue al riguardo siano soddisfatte". È quanto si legge nella bozza di conclusioni sull'allargamento che dovrebbero essere approvate in occasione del Consiglio Affari Generali del 17 dicembre. Le misure contro Pristina erano state varate da Bruxelles all'indomani degli scontri nel nord del Kosovo di manifestanti della comunità serba contro l'insediamento di sindaci di etnia albanese nelle quattro municipalità del nord, a maggioranza serba. L'imposizione di tali misure è stata giustificata dall'Ue in ragione della mancanza di collaborazione di Pristina nel tentativo di ridurre le tensioni nell'area. L'ex capo della diplomazia europea Josep Borrell ne aveva chiesto la revoca prima di terminare il mandato. Nel capitolo delle conclusioni dedicato al Kosovo, il Consiglio continua a esprimere la "profonda preoccupazione" per la situazione nel nord del Kosovo, invitando Pristina e Belgrado a "perseguire sforzi sostenuti di de-escalation, astenersi da azioni unilaterali e provocatorie che potrebbero portare a tensioni e violenze ed evitare la retorica divisiva". "Il Consiglio sostiene il rafforzamento della presenza della Kfor (la missione Nato in Kosovo)" e si aspetta che Kosovo e Serbia "trovino una soluzione sostenibile alla situazione nel nord del Kosovo". I Ventisette, inoltre, ribadiscono la "ferma condanna" degli atti di violenza compiuti dai manifestanti serbi del Kosovo nel maggio 2023 e del "violento attacco contro la polizia del Kosovo il 24 settembre 2023" nel nord del Paese. "Il Consiglio condanna il recente attacco al canale Iber Lepenc/Ibar Lepenac nel nord del Kosovo" e "si aspetta che i responsabili siano arrestati e consegnati alla giustizia", invitando "tutte le parti interessate a cooperare pienamente con le autorità competenti". (ANSA).

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