Bruciò vivo il vicino di casa, in appello confermato l'ergastolo

Difesa verso ricorso, 'aggravante della crudeltà non sussiste'

(ANSA) - OLBIA, 01 DIC - La Corte d'assise d'appello di Sassari ha confermato la sentenza all'ergastolo per Davide Iannelli, 55 anni, per l'omicidio tre anni fa del suo vicino di casa e rivale, Tony Cozzolino, cosparso di benzina e bruciato vivo per strada e morto in ospedale 10 giorni dopo.. La corte, presieduta da Salvatore Marinaro, ha riconosciuto, anche in secondo grado, l'aggravante della crudeltà. Mentre i difensori di Iannelli, i legali Abele e Cristina Cherchi, avevano chiesto il riconoscimento della legittima difesa e la riqualificazione del reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale, escludendo proprio l'aggravante della crudeltà. "Aspettiamo i 90 giorni per il deposito degli atti, ma certamente faremo ricorso in Cassazione - ha dichiarato all'ANSA l'avvocato Cristina Cherchi - A nostro avviso l'aggravante della crudeltà non sussiste. Il nostro assistito ha reso dichiarazioni spontanee e ribadito che non era sua intenzione uccidere Cozzolino e non si aspettava un esito nefasto". Iannelli, come ricostruito nel corso del processo, l'11 marzo 2022 arrivò in auto davanti al condominio di via Petta a Olbia dove abitava, scese dal mezzo e si avvicinò al suo vicino di casa - con il quale i rapporti erano tesissimi - che passava sul marciapiede; gli versò addosso della benzina da una bottiglia che impugnava e gli diede fuoco con un accendino, per poi risalire in macchina e allontanarsi. Cozzolino, come una torcia umana, cercò riparo in un bus fermo lì vicino e l'autista usò un estintore per spegnere le fiamme. Riportò ustioni sul 42% del corpo, in particolare sul viso, le braccia e il tronco, e morì in ospedale dopo dieci giorni di agonia. (ANSA).

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