Calenzano: Barontini,gli amici del tennis 'campione ironia'

Il club di Bientina: 'Faremo un torneo in sua memoria'

(ANSA) - BIENTINA, 10 DIC - "Davide aveva un sorriso per tutti e quel suo Vamos in campo era contagioso". Così Claudia Berti, che insieme a Francesco Riccelli e Riccardo Berti, gestisce il tennis club Torretta White di Bientina (Pisa), ricorda Davide Baronti, 49 anni, tra gli autotrasportatori entrati ieri mattina nel deposito Eni di Calenzano (Firenze) di cui non si avevano più avute notizie. Barontini andava spesso a giocare a tennis insieme al fratello. A Bientina il 49enne, originario della provincia di Novara, abitava da qualche anno con moglie e figli. "Stava fuori tutta la settimana - spiega Francesco Riccelli - e approfittava dei weekend per rilassarsi giocano a tennis. E' venuto spesso negli ultimi due anni e anche il figlio è stato iscritto da noi. In queste circostanze suonano come frasi retoriche, ma Davide era davvero una persona squisita, ben voluta da tutti e sempre sorridente, gentile disponibile. Il tennis era la sua valvola di sfogo fuori dallo stress del lavoro quotidiano. Nei prossimi mesi lo ricorderemo senz'altro con un torneo in sua memoria e un evento commemorativo". Baronti e il tennis come via d'uscita dalle fatiche del lavoro, quel campo in terra rossa che serviva proprio a scaricare la tensione e ricaricare le pile in vista della settimana su quei camion su e giù per l'Italia. "Siamo sconvolti, addolorati - conclude Claudia con la voce rotta dalla commozione - e la sua risata mi mancherà davvero. Mi mancheranno la sua ironia e la sua gentilezza: il mio lavoro qui è anche quello di incordare le racchette e lui quando mi vedeva mi prendeva in giro per quello che chiamava 'il mio giochino' mentre lui a tennis ci 'giocava davvero in campo'. Ma lo diceva scherzando con quella risata contagiosa che qui al Torretta White aveva contagiato davvero tutti". (ANSA).

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