Confindustria AA toglie bandiera Israele dalla sede

Issata dopo 7/10. Agrusti, tornerà a guerra finita

(ANSA) - PORDENONE, 31 LUG - "La bandiera di Israele, la bandiera degli ebrei, era lì dal 7 ottobre quando i terroristi di Hamas uccisero più di mille cittadini israeliani solo perché ebrei. Squartarono il ventre delle donne incinte e fecero a pezzi i bambini non nati. Rapirono oltre duecento uomini e donne, uccidendo una parte e sequestrando gli altri nelle viscere della terra. La ragione della guerra sta lì. Oggi assistiamo all'orrore della guerra. Non è stata rimossa su richiesta di qualcuno, ma solo per non offrire a chi cerca un nemico per sopravvivere una assurda motivazione. Quella bandiera tornerà dov'era quando questa guerra disgraziata sarà finita e con essa anche il terrore". Lo scrive, in una lettera aperta, Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, dopo aver rimosso poche ore fa la bandiera dalla sede della Territoriale. "Hamas tiene in ostaggio la sua popolazione, come più volte ha affermato Abu Mazen, leader di Anp, unica autorità palestinese riconosciuta - ha precisato - Israele ha subìto anche l'aggressione di Hezbollah, Huthi, Iran. Chiunque non può che rimanere sconvolto per l'uccisione di tanti civili e di tanti bambini palestinesi incolpevoli, la storia si incaricherà di indicare e punire tutti i responsabili". "Ma travisare il senso di quella bandiera, appesa come senso di condivisione dei massacri, è semplicemente vergognoso - ha accusato il presidente di CAA - In tanti, dopo il 7 ottobre, siamo andati nella grande Sinagoga di Trieste in segno di solidarietà con gli ebrei di quella città che subirono la deportazione ad opera dei nazifascisti alla risiera di San Sabba e negli altri campi di sterminio". Agrusti sottolinea che "non sono tutti Netanyahu o la destra religiosa" e che "tutti speriamo nella fine di questo orrore" e "anche i palestinesi abbiano finalmente uno Stato che possa vivere in pace con Israele. Ma ugualmente tutti dovrebbero chiedere con forza che cittadini ebrei tenuti in ostaggio vengano liberati. Questo diceva quella bandiera. Non era, e non è la bandiera di un governo o di un esercito, ma di un popolo che anch'esso reclama di esistere in pace e in sicurezza. (ANSA).

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