Corsi, tengo i piedi per terra grazie agli amici e la Maremma

Alla Festa di Roma con film concerto La chitarra nella Roccia

(ANSA) - ROMA, 25 OTT - Fare un concerto "in quel luogo magico era un sogno che avevamo da tanto tempo. E' un'abbazia senza tetto che appare così, come se fosse cresciuta in mezzo agli alberi, come se fosse uno degli alberi in mezzo ai campi. Io mi ricordo di San Galgano fin da bambino, i miei genitori mi ci portavano spesso e negli anni mi è venuta voglia, cioè ho iniziato a immaginarci dentro un palcoscenico. Questo era l'anno giusto per cercare di realizzare questa idea". Lo spiega Lucio Corsi presentando alla Festa del cinema di Roma il suo concert movie La Chitarra Nella Roccia, che racconta il live messo in scena nell'abbazia cistercense di San Galgano a Chiusdino (Siena) . Il film, prodotto da Sugar e diretto da Tommaso Ottomano, amico fraterno, compagno di band e co-autore di Corsi, sarà nelle sale The Space Cinema il 3, 4 e 5 novembre. Arriverà anche un disco live in uscita il 14 novembre. Questo è un nuovo traguardo raggiunto dal cantautore toscano, in un anno che gli ha regalato anche la grande popolarità televisiva con il secondo posto a Sanremo e la partecipazione all'Eurovision. "Sanremo è stata una sorpresa per come sia andato bene - commenta Corsi -. In questi mesi è cresciuto il numero delle date, qualcosa che sognavo da sempre. Suono con gli stessi ragazzi da una vita, passo le giornate con Tommaso e altri amici con cui trascorro le giornate da sempre, continuiamo a fare le cose che amiamo, le canzoni". Il cantautore ha avuto "la fortuna di avere accanto a me sempre tanti amici importanti trovati tutti in provincia, in Maremma, tutti con la passione della musica. Siamo cresciuti insieme, ci teniamo a vicenda con i piedi per terra e questa è una gran cosa". Poi nonostante sia passato anche attraverso situazioni importanti, come Sanremo e l'Eurovision, "anche la Maremma mi insegna a rimanere con i piedi piantati a terra. La casa dove sono nato è circondata da alberi, che sbirciano il panorama intorno, vanno in alto, ma rimanendo piantati dove sono nati. E' una cosa che trovo poetica e anche di insegnamento. La mia terra e le amicizie hanno fatto sì che rimanessimo concentrati sulle cose che reputiamo davvero importanti che sono la musica, le canzoni e la sincerità tra di noi". (ANSA).

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