Da Maison Margiela sfila una moda per la vita reale

E' il debutto di Glenn Martens alla direzione creativa

(ANSA) - ROMA, 06 OTT - Glenn Martens debutta alla direzione creativa di Maison Margiela (Gruppo OTB) con una collezione che guarda alla vita reale. Per la Primavera/Estate 2026 vengono presentati nuovi spunti, ma anche reintroduzioni ed evoluzioni d'idee d'archivio. Il fashion show è accompagnato da un'orchestra di circa sessanta giovani musicisti tra i 7 e i 15 anni, provenienti da Romilly-sur-Seine e riuniti dall'associazione Orchestre à l'École. La sfilata, che si è svolta negli spazi de Le Centquatre-Paris, centro multiculturale e multifunzionale e fino al 1998 il più grande centro funerario di Parigi, si apre con un outfit sartoriale, completo di gilet da smoking. La nuova costruzione delle spalle della giacca è arrotondata, il giromanica segue la linea dell'incavo. Si porta con la cravatta, proprio come la blusa bianca di Maison Margiela indossata dallo staff. I pantaloni presentano un cavallo estremamente basso per enfatizzare la silhouette allungata. Oltre alla pelle e alla lana, sfila anche il denim, per esprimere l'adattabilità del design e per riconoscere l'importanza del denim nella storia di Maison Margiela. Il taglio "gilet da smoking" viene integrato nei capi base del guardaroba, come giacche di pelle e trench, dando vita a revers drappeggiati che possono essere ripiegati e nascosti all'interno. Sfilano ampi trench e lunghi abiti sottoveste dalla costruzione ispirata ai disegni vintage, e diventano un capo esterno, apposto sopra le giacche sartoriali. Il ruolo dei capi viene sovvertito anche con le camicie e i pantaloni di fodera che coprono completamente gli abiti sartoriali. Dappertutto, gli abiti sottoveste oversize sono raccolti e montati grossolanamente in modi diversi con nastro adesivo. Nuovo l'effetto della decorazione floreale scrostata del XVI secolo, creato con carta stampata in rilievo sulla maglieria. Bocciato il piercing che tiene socchiusa la bocca delle modelle e dei modelli, una sorta di byte divaricatore che deforma le labbra in una smorfia e rovina qualsiasi bel viso. (ANSA).

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