Detenuto di 30 anni muore suicida nel carcere di Frosinone

(ANSA) - ROMA, 15 LUG - E' morto il giovane detenuto che aveva tentato il suicidio venerdì scorso nel carcere di Frosinone. Era stato soccorso e portato in ospedale, ma è morto. Aveva trent'anni, tossicodipendente, condannato in via definitiva per un cumulo di reati minori. Arrivato da Rebibbia a dicembre, non aveva alcun rapporto con l'esterno. "La solitudine uccide, in carcere più che fuori, e il carcere non ce la fa a mettere le pezze a un mondo a rovescio, in cui la giustizia penale è soffocata dalla marginalità che merita altre risposte e altre politiche pubbliche", dice il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, alla notizia, ieri, dell'ennesimo suicidio, il secondo quest'anno nella Casa circondariale di Frosinone. Lo scorso 19 febbraio un uomo di 52 anni, Andrea, si era tolto la vita proprio mentre Anastasìa era nel carcere di Frosinone, in riunione con la dirigenza Asl e la direzione dell'istituto. "Siamo andati in sezione - ricorda il Garante -, abbiamo incontrato i compagni di stanza, attoniti e sconvolti: uno era a scuola, l'altro a colloquio, mentre Andrea si toglieva la vita". Secondo il dossier di Ristretti Orizzonti, quest'anno i suicidi nelle carceri italiane sono stati 41, ai quali si aggiungono 33 decessi da accertare. Quattro i suicidi nel Lazio: a Regina Coeli il 9 gennaio; il 19 aprile un cittadino rumeno a Rebibbia; due nel carcere di Frosinone. Questo il dato dell'affollamento a Frosinone aggiornato al 14 luglio: capienza regolamentare 517 posti; non disponibili 63; posti effettivi 454; detenuti presenti 578; tasso affollamento effettivo 127%. A fine giugno nel Lazio il tasso di affollamento era del 148% e in tutta Italia del 134%. (ANSA).
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