Disegni e taccuini, in mostra Tim Burton oltre il cinema

50 pezzi da archivio personale con suo universo gotico-romantico

(di Beatrice Campani) (ANSA) - FIRENZE, 18 OTT - Non solo regista di grandi successi come 'Edward mani di forbice', 'Beetlejuice' o 'La sposa cadavere', ma anche potente illustratore e disegnatore. È questo l'aspetto che il regista Tim Burton ha voluto mostrare di sé nella mostra 'Light and darkness', da lui curata personalmente, allestita dal 18 al 26 ottobre all'interno della Florence Biennale alla Fortezza da Basso di Firenze. Qui sono in mostra i suoi amati e privatissimi 'sketchbooks', taccuini pieni di disegni da cui prendono vita i suoi film, tutti conservati in un archivio personale mai aperto prima di ora. È una novità, insomma un aspetto inedito del regista americano, nato a Burbank (California), arrivato oggi a Firenze, dove tra le prime cose fatte c'è una visita nei sotterranei della Fortezza assieme al presidente della Regione Eugenio Giani. Un luogo sconosciuto dove un tempo si trovavano le carceri, che Burton ha trovato 'bellissimo, faccio set così per i miei film', ha detto. Al piano terra della Fortezza, invece, c'è la sua mostra dove, attraverso un allestimento diviso in cinque sale, si esplora un lato poco noto dell'artista che ha rivoluzionato il cinema d'animazione in stop motion, con il primo film del 1985 'Pee-wee big adventure' (un debutto che fu un successo, raccolto dopo aver lavorato come apprendista alla Walt Disney per sei anni). A Firenze ha portato disegni, illustrazioni e sculture con cui esplora la dualità della vita, ma anche il tema dell'incompreso, dell'emarginato, spesso ricorrente nei suoi film (basti pensare ai protagonisti di 'Edward' o de 'La sposa cadavere'). Gli sketch di questi esseri fragili e malinconici sono protagonisti della mostra attraverso 50 opere in totale, un archivio personale tra colori e schizzi a matita che mette in luce le ipnotiche creature che abitano i suoi mondi interiori. Non solo, in mostra ci sono anche tre opere originali che sono state digitalmente rielaborate e trasformate in stampe lenticolari di grande formato: hanno una qualità tridimensionale che cambia con il movimento dello spettatore, inoltre un sistema di retroilluminazione integrato ne esalta i colori. C'è poi una sala con fondali policromi e luci ultraviolette che ospita una giostra ideata da Burton per mostrare un paesaggio visionario in omaggio alla cultura popolare americana. Segue 'Untitled (Clown series)', un'opera che ha come protagonista un clown, altro motivo ricorrente nella poetica di Burton, qui proposto in una veste a metà tra il comico e l'inquietante. Infine una sala accoglie disegni e modelli autentici dei protagonisti del film 'La sposa cadavere' di cui ricorre il 20/o anniversario, e un'area speciale è dedicata a personaggi meno noti che però hanno contribuito a creare l'immaginario gotico-romantico di Burton. Si tratta di disegni, installazioni e sculture che mostrano la sua anima più intima, con figure come Oyster boy e Robot boy raccolte nel volume 'The melancholy death of Oyster boy & other stories' ('Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie') che hanno contribuito a creare l'immaginario della sua favola gotica, ma al tempo stesso romantica. (ANSA).

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