Ex candidato Casapound a convegno su Céline, scontro politico

Polemiche su patrocino e sede Comune Catania,iniziativa spostata

(ANSA) - CATANIA, 26 NOV - "Leggo con disgusto che il sindaco di Catania Enrico Trantino, abbia concesso la sede istituzionale di Palazzo della Cultura, con tanto di logo del Comune e di conferma del suo nome tra i relatori, per la presentazione del libro Maurice Bardeche, noto saggista e negazionista dell'Olocausto. Il tutto arricchito dalla valida presenza di Andrea Lombardi noto esponente di Casapound". Lo afferma il deputato regionale e leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera che auspica "l'intervento immediato di Giorgia Meloni e del commissario di Fratelli d'Italia Luca Sbardella prendendo immediatamente le distanze da questa iniziativa azzardata e pericolosa". Al centro della polemica la presentazione del "Louis-Ferdinand Céline" di Maurice Bardèche, fissata per il 29 novembre, ma poi spostata dagli organizzatori per "sottrarre un incontro culturale al tentativo di farne terreno di scontro politico". Il M5s e il Pd parlano di iniziativa "inaccettabile". "Il Palazzo della Cultura - sostengono - non può essere trasformato in una passerella per iniziative che normalizzano ideologie incompatibili con i valori democratici e costituzionali, né, tanto meno, il simbolo della città può essere prestato a eventi che minano la credibilità culturale dell'istituzione". Il sindaco Enrico Trantino, raggiunto dal quotidiano La Sicilia, annuncia che non sarà presente al convegno, ma "per impegni pregressi, non certo perché io mi senta toccato dall'accusa che mi si muove". "È un evento culturale - spiega - si parla di Céline. E a chiunque voglia contestare Céline suggerisco di leggere 'Viaggio al termine della notte' per scoprire le profondità dell'animo umano e la meraviglia della letteratura". Per il sindaco la polemica su chi è stato chiamato a parlarne "è ridicola". "A Catania - aggiunge - la cultura vogliamo farla, concedendo il patrocinio alle manifestazioni che ce lo domandano. Lo abbiamo dato, per esempio, anche alla presentazione del libro di Francesca Albanese". Trantino sulle polemiche cerca di escludere che "si voglia polemizzare per ostacolare il percorso della città verso Catania capitale della Cultura, accusandoci di fare propaganda neofascista o neonazista". "Ma davvero è pensabile - conclude - che io possa essere neonazista?". (ANSA).

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