Femminicidio Gallura, giallo su lettera attribuita a Ragnedda

La missiva sarebbe stata recapitata ad alcuni conoscenti

(ANSA) - PALAU, 08 NOV - E' giallo su una presunta missiva con tanto di firma, attribuita a Emanuele Ragnedda, in carcere a Bancali (Sassari) dal 24 settembre scorso, dopo l'arresto a Palau per l'omicidio di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo uccisa con tre colpi d'arma da fuoco al volto all'interno della tenuta Concaentosa tra Palau e Arzachena, in Gallura. La lettera, nella quale si parlerebbe anche di una generica 'legittima difesa', sarebbe stata girata ad alcuni conoscenti del reo confesso, ma non è ancora chiaro se il breve scritto sia autentico o un fake. Il condizionale è d'obbligo anche perchè Ragnedda si trova appunto in carcere e non avrebbe modo di recapitare direttamente la missiva e nè il suo legale nè la famiglia, per ora, ne hanno confermato l'autenticità. Al momento si sa che Ragnedda, quando era stato arrestato, aveva reso una confessione nella caserma dei Carabinieri di Palau, affermando di aver commesso l'omicidio di solo, ma chiamando in causa, per l'occultamento del cadavere e la sparizione degli effetti personali di Cinzia Pinna un altro soggetto, Luca Franciosi, 26enne lombardo, ora indagato per favoreggiamento insieme con la compagna di Ragnedda, Rosa Maria Elvo, 50 enne di San Pantaleo. Entrambi si dichiarano estranei ai fatti contestati e sono già stati sentiti dagli inquirenti. (ANSA).

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova