Fiano, a Gaza non è stato genocidio ma non importa la parola

L'ex parlamentare a Ca'Foscari con Bernini, fuori cointestazioni

(ANSA) - VENEZIA, 04 NOV - "Per dare un giudizio sulle decine di migliaia di morti a Gaza non importa la parola, perché se lei lo chiama massacro o genocidio rimane il fatto che sono morte decine di migliaia di civili e questo è un fatto terribile che mi ha fatto soffrire". Lo ha detto Emanuele Fiano, presidente di Sinistra per Israele - Due popoli Due Stati, che dopo le minacce del 27 ottobre è tornato oggi a Ca' Foscari alla presenza del ministro Annamaria Bernini, per riprendere il discorso sulla pace in Medioriente da dove si era interrotto. Fuori dall'Università grande dispiegamento di forze di Polizia e contestazioni del Fronte della Gioventù Comunista in calle larga Ca' Foscari, dove davanti al ponte dell'Università un gruppetto del fronte gridava "Fiano venduto, non sei il benvenuto" scritto su uno striscione e a Campo Santa Margherita dove c'era un gruppo più folto di studenti del Sumud. "Io è dall'inizio del 2024 che ho scritto, carta canta, che bisognava fermare quella guerra come lo hanno detto milioni di israeliani che sono scesi in piazza. Io non sono d'accordo, conosco la storia, conosco le sentenze con le quali in altri conflitti mondiali e tragedie si è assegnato il nome di genocidio, parliamone pure" ha sottolineato Fiano. (ANSA).

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