Figlio morì di tumore, da rifare udienza Gup per la madre

Genitori accusati di omicidio, si affidarono a metodo Hamer

(ANSA) - VICENZA, 21 OTT - Si è aperta stamani, per poi essere rinviata, l'udienza alla Corte d'Assise di Vicenza che vede come imputati una coppia di genitori, Luigi Gianello e Martina Binotto, accusati di omicidio con dolo eventuale dalla procura berica, per aver ritardato le cure per la malattia oncologica del figlio adolescente, poi deceduto all'ospedale San Bortolo. I due si affidarono al metodo Hamer sospendendo le terapie oncologiche. L'udienza è stata rinviata a gennaio dopo che la Corte ha accolto l'eccezione della difesa su una notifica sbagliata in udienza preliminare a carico della madre. Ci sarà quindi una nuova udienza in sede preliminare davanti al Gup solo per la donna, per poi riunire la sua posizione con quella del marito. La coppia di genitori questa mattina non era presente in aula. Il caso risale al 2024 dopo la morte di Francesco all'ospedale San Bortolo di Vicenza. Già una segnalazione era arrivata ai servizi sociali del comune quando però le condizioni dell'adolescente erano già critiche. La coppia di genitori, dopo aver scoperto la malattia oncologica del figlio 14enne - un osteosarcoma al femore - dopo aver percorso le strade classiche suggerite dai medici che li hanno seguiti, si sarebbero rivolti ad un medico padovano che segue la pseudo-terapia di Hamer. Il giovane alla fine però peggiorò e dopo varie visite anche in diversi ospedali, tra qui quello di Perugia, arrivò a Vicenza dove poi è morto all'inizio dello scorso anno. La procura vicentina, con il pubblico ministero Paolo Fietta, nel frattempo aveva già raccolto un dossier sul caso e avviato l'indagine. (ANSA).

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