Fondo per familiari di vittime dei terremoti, c'è emendamento Pd

Madre Rambaldi "lo Stato non ci tratti come figli di serie B"

(ANSA) - L'AQUILA, 19 NOV - Istituire un Fondo di sostegno per i familiari delle vittime di calamità naturali, con dotazione finanziaria annua a partire dal 2026: è quanto prevede un emendamento (112.20) alla legge di bilancio presentato dai senatori Pd Michele Fina e Walter Verini, un fondo da collocare nello stato di previsione del ministero dell'Economia e delle Finanze. Servirebbe a riconoscere un contributo ai familiari di persone morte a seguito di eventi sismici avvenuti in Italia dal 6 aprile 2009 fino all'entrata in vigore della legge, includendo quindi L'Aquila, Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e altri territori come l'Emilia Romagna nel 2012 o Casamicciola Terme di Ischia nel 2017. L'emendamento, che potrebbe trovare spazio nella Finanziaria in discussione, prevede che con decreto del ministro dell'Economia, di concerto con il ministro per la Protezione civile, si definiscano entro 90 giorni criteri e modalità di accesso al Fondo, procedure di erogazione, beneficiari, contributi con riduzioni in base all'Isee, modalità di presentazione domande. Per garantire la copertura finanziaria la norma rimodula lo stanziamento previsto dall'articolo 132 della legge di bilancio, riducendo la dotazione complessiva da 100 a 95 milioni annui dal 2026. "Ancora una volta - dichiara in una nota l'avvocato Maria Grazia Piccinini, madre di Ilaria Rambaldi, giovane vittima del sisma dell'Aquila - si tenta di assicurare un sostegno equo e uniforme a tutte le famiglie colpite dai terremoti. Da anni ci si prova senza riuscire a ottenere ciò che, ad esempio, alle famiglie delle vittime di Rigopiano è stato riconosciuto rapidamente e senza problemi. Non sono bastati battaglie, appelli e nemmeno lo sciopero della fame di un padre che ha perso il figlio ad Amatrice: veniva rassicurato, invitato a interrompere la protesta e poi, alla fine, tutto è rimasto fermo". "Ringrazio il senatore Fina - conclude Piccinini - per aver riproposto il contenuto del disegno di legge come emendamento alla manovra. Ma ora chiedo a tutti, dal senatore Sigismondi al senatore Liris, dal senatore Pagano a chiunque possa sostenere questa battaglia, di impegnarsi davvero. Mi auguro che lo Stato smetta di trattarci come figli di serie B e che, per una volta, i politici che il 6 aprile non mancano mai alle commemorazioni, trovino la stessa determinazione nel far approvare questa misura. È tempo di mettere fine a un'ingiustizia che dura da troppo". (ANSA).

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