Francesca e Giovanni. Una storia d'amore e di mafia

(ANSA) - ROMA, 30 APR - Che nell'inferno delle stragi di mafia degli anni Ottanta sia sbocciata una storia d'amore tra due magistrati eroi e martiri, come furono Francesca Morvillo e Giovanni Falcone, è una cosa che sicuramente colpisce anche e soprattutto per il tragico finale a Capaci il 23 maggio 1992. 'Francesca e Giovanni. Una storia d'amore e di mafia' di Simona Izzo e Ricky Tognazzi, nelle sale il 15 maggio distribuito da Adler Entertainment, racconta appunto questa relazione difficile tra due personaggi sempre più circondati dalla morte di colleghi-amici e dunque con la paura di essere le prossime vittime. Ma la racconta principalmente dal punto di vista di Morvillo, anche perché non sia dimenticata una donna che è stata giudice del tribunale di Agrigento, sostituto procuratore presso il Tribunale per i minorenni di Palermo e Consigliere della Corte d'Appello sempre a Palermo. Dicono oggi a Roma i registi: "Abbiamo voluto spostare il punto di vista. La macchina da presa è tutta per lei. Infatti il titolo più corretto sarebbe dovuto essere, Lo sguardo di Francesca Morvillo". Nel film vediamo Morvillo (Ester Pantano), sostituto procuratore al tribunale dei minori di Palermo alle prese con un complicato caso di parricidio, che conduce una serena esistenza con il marito Giuseppe (Claudio Crisafulli). Quando la sua carriera professionale comincia a decollare incontra sulla sua strada Giovanni Falcone (Primo Reggiani). Tra i due è subito amore e stima professionale proprio nella stagione degli attentati, non ultimo quello alla coppia del generale Dalla Chiesa e della moglie Emanuela Setti Carraro, e questo in un rapporto di totale condivisione che li vedrà uniti fino alla fine. (ANSA).
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